Gattini presi di mira a colpi di pistola: paura in paese per gli animali domestici

Lunedì 11 Luglio 2022 di Roberta Merlin
Un gattino spaventato

PERNUMIA - Sparare ai gattini e, a volte, ucciderli: questo il macabro passatempo che qualcuno si è inventato a Pernumia.

Dal primo episodio - aprile 2020 - sono passati oltre due anni, ma la terribile scia di barbarie sembra non arrestarsi, tanto che adesso i proprietari dei mici hanno paura. Qualcuno parla di ragazzini, altri di persone con problemi, fatto sta che le azioni sono concentrate in un quadrilatero ristretto che racchiude via Cipriani, via Jacopo da Montagnana e il quartiere antiche mura vicino alla chiesetta della Trinità.

LE MODALITÁ
I fatti sono legati da un filo conduttore, quasi un marchio di fabbrica: i gatti vengono colpiti da una pistola ad aria compressa a distanza ravvicinata, probabilmente con l'intento di uccidere. Le zone prescelte sono gli organi vitali o la testa, come accaduto qualche giorno fa ad un randagio che bazzica via Cipriani. Ad accorgersene un residente del posto che ha postato nel gruppo social di paese le foto del povero micio ferito al muso, qualche centimetro sotto l'occhio destro. L'uomo ha estratto il pallino e medicato l'animale, che per fortuna ora sta bene. «Ho voluto segnalare l'accaduto per mettere in guardia chi ha gatti in casa - spiega il residente - Ma non ho idea di chi possa essere stato né mi sento di incolpare qualcuno. Spero solo che il clamore suscitato risvegli le coscienze dei responsabili».
La notizia ha destato l'indignazione generale dei cittadini, che hanno commentato il post raccontando i pregressi. Poco più in là abitano Patrizia e Renzo, coppia originaria di Montegrotto trasferitasi a Pernumia una quindicina di anni fa. Amano così tanto i mici da possederne sei e da aver affisso al cancello di casa un simpatico cartello con scritto Attenti al gatto. «Siamo venuti qui perché è un posto tranquillo, curato ed ordinato, l'ideale per stare assieme ai nostri adorati gattini. Abbiamo paura, e anche tanta - dichiara la donna - Si dice che siano ragazzetti del posto, che per l'età o altri problemi non comprendono la gravità delle loro azioni».

I PRECEDENTI
Andando a ritroso nel tempo, si ricordano due episodi in cui i malcapitati gattini sono stati feriti all'addome, uno dei quali con esiti fatali. Ha ancora vicino la foto del suo Nemo, Nadia Belluco, la residente di via Aldo Moro che ha visto il suo amato micio morire per un pallino che gli ha leso gli organi interni. «Era il 27 aprile 2020, il primo lockdown. Stavamo pranzando e abbiamo visto Nemo tornare a casa sofferente. Con grande fatica, il veterinario ha capito che era ferito da un proiettile e ha fatto di tutto per salvarlo, ma il mattino seguente è morto». Nemo, un bel gattone bianco e rosso, era affettuoso con tutti e probabilmente si è fatto avvicinare dall'aggressore. «Il dottore ha ipotizzato che gli abbiano sparato mentre lo accarezzavano. Mi si è gelato il sangue». In quel periodo erano tutti barricati in casa; molto probabile che Nemo si sia spostato qualche centinaio di metri, passando sotto le siepi che attraversano un paio di proprietà e che sia stato colpito vicino a casa.
Il sindaco Marco Montin non usa mezzi termini: «Vivo con tre gatti in casa, sono spaventato e mi fa male il cuore. Invito tutti i cittadini a contattarmi, anche in forma anonima, per fare piena luce sugli accadimenti. Qualsiasi mezzo va bene, il mio whatsapp come l'e-mail o il numero della segreteria personale del sindaco». Montin è stupito che nessuno, prima di lui, avesse avvertito le forze dell'ordine, anche perché trovare il responsabile potrebbe non essere difficile. Sarebbero pochi in zona ad avere un'arma di quel tipo.
 

Ultimo aggiornamento: 22 Luglio, 09:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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