PADOVA - Per poter aprire un'attività alimentare o artigianale nel centro storico di Padova potrebbe essere necessario, tra breve, avere in negozio almeno il 60% di prodotti veneti. È questo il contenuto in una modifica al regolamento comunale presentato stamane dal vicesindaco di Padova, con delega al commercio, Eleonora Mosco (Fi).
La modifica, che ora dovrà essere discussa in giunta e in consiglio, appare come un nuovo passo della "crociata" anti-kebab promossa dal sindaco leghista Massimo Bitonci, che recentemente ha imposto la chiusura anticipata ad alcuni esercizi commerciali nell'area della stazione ferroviaria.
Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 10:38
© RIPRODUZIONE RISERVATA La modifica, che ora dovrà essere discussa in giunta e in consiglio, appare come un nuovo passo della "crociata" anti-kebab promossa dal sindaco leghista Massimo Bitonci, che recentemente ha imposto la chiusura anticipata ad alcuni esercizi commerciali nell'area della stazione ferroviaria.
La nuova norma stabilisce che i nuovi negozi alimentari o artigiani nel cuore del centro storico (in sostanza l'area delle piazze) debbano dimostrare di approvvigionarsi per almeno il 60% di prodotti della "filiera" veneta, o in ogni caso della tradizione culinaria cittadina. Una misura che ricalca quella proposta nella primavera scorsa dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, sull'obbligo per gli esercizi pubblici di nuova apertura nel centro ad utilizzare almeno il 70% di prodotti della tradizione locale.
