TREVISO – Ieri mattina a Ca’ Sugana è arrivata la relazione sulla bonifica bellica fatta nell’area di ponte Ottavi: lungo le sponde e nel letto del fiume. Fortunatamente non è stato trovato niente. Una mezza sorpresa considerato che in zona, il tragico 7 aprile del 1944, caddero molti ordigni durante il bombardamento che rase al suolo la città. La relazione era il tassello che mancava per dare finalmente il via libera ai lavori. Dopo settimane dedicate alla predisposizione del cantiere e agli interventi preliminari, oltre che alle bonifiche, adesso l’opera entra nel vivo: «Lunedì riprenderà l’attività dei tecnici -spiega Sandro Zampese, assessore ai Lavori Pubblici- mentre mercoledì saranno posizionati i pali per realizzare la struttura destinata a rafforzare le sponde». A marzo invece arriverà il ponte vero e proprio: «La struttura -spiega Zampese- sarà posata sulle due “spalle”.
IN CITTÀ
Sempre ieri sono ripresi i lavori in viale Cesare Battisti, interrotti poco prima di Natale con la posa delle giovani querce sul lato destro della strada entrando da porta Calvi. Uno stop programmato per non precludere, proprio durante le feste, uno dei principali ingressi al centro storico. Anche qui l’indicazione arrivata da Ca’ Sugana è quella di chiudere l’intervento al più presto: «Il nostro obiettivo -spiega Zampes - è di completare la riqualificazione del viale entro la fine di maggio, prima della fine delle scuole. Se non ci saranno grossi intoppi, soprattutto dal punto di vista climatico, dovremmo riuscirci». L’investimento per rifare il viale è di 1,2 milioni di euro: 900mila messi da Numeria, società che sta realizzando il palazzo al posto dell’ex Provincia, e 300mila da Ats che ne approfitterà per rifare le tubature di acquedotto e fognarie. Verranno anche installati dei punti luce a led». L’intervento vedrà la pavimentazione dei marciapiedi in porfido, la realizzazione delle piste ciclabili in asfalto resinato di colore rosso e la pavimentazione della corsia di marcia e dei parcheggi. Infine, verrà sistemata la sponda del rio Cantarane con la profilazione della scarpata.