Il paziente non deve spostarsi, radiografie a domicilio: si comincia dalle case di riposo

Giovedì 9 Giugno 2022 di Eleonora Scarton
L'apparecchiatura diagnostica trasportata su un mezzo dell'Ulss Dolomiti
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BELLUNO - Le radiografie non urgenti fatte direttamente all’interno dei centri servizio del territorio e, in futuro, nelle case dei bellunesi. È questa l’innovazione che l’Ulss Dolomiti ha introdotto in via sperimentale nella casa di riposo di Mel, in comune di Borgo Valbelluna, e che ora progressivamente verrà estesa anche al resto della provincia con l’obiettivo di avvicinare sempre di più l’ospedale al territorio e soprattutto a quella fetta di popolazione anziana che è sempre più ampia.

Si tratta di un servizio all’avanguardia: oltre alla nostra provincia, viene effettuato solo a Treviso e Vicenza.

L’ATTREZZATURA 
L’Ulss Dolomiti ha acquistato 5 apparecchiature radiologiche portatili che possono essere trasportate in un’auto e che permettono di fare delle radiologie, del torace o di piccole articolazioni ossee, alle persone in un luogo diverso dall’ospedale. Si parla di persone, per esempio, ospitate nei centri servizio del territorio, dove le apparecchiature sono già state testate grazie alla disponibilità del centro servizi di Borgo Valbelluna, ma anche nelle case delle persone più anziane. Chiaramente si tratta di un trattamento radiologico per cui va fatto solo su prescrizione del medico di medicina generale e su casi non urgenti. Le urgenze infatti vengono gestite come avviene ora. Attualmente sono circa una sessantina i tecnici radiologici dell’Ulss Dolomiti formati per l’utilizzo di tale strumentazione. «Si tratta di un’attrezzatura nuova, entrata nel mercato europeo da poco più di un anno, e ha il vantaggio di essere leggera (40 kg circa) – spiega Laura Brandstetter -. La procedura è molto veloce in quanto, per fare due pazienti, il tempo complessivo è di mezzora, comprensivo del montaggio e smontaggio dell’apparecchiatura». Il costo delle cinque apparecchiature è di circa 250mila euro. «Quello che vogliamo fare è coprire tutto l’ambito aziendale, partendo dai centri servizio, per cercare di effettuare gli esami di radiologia convenzionale tradizionale del torace e articolazioni piccole e medie in pazienti con difficoltà di deambulazione o di trasporto in sede – sottolinea il primario della radiologia di Feltre Riccardo Berletti -. La prescrizione viene fatta dal medico di base che lavora all’interno del centro servizi; una prescrizione che non può essere fatta a tutti ma viene fatta a pazienti che hanno specifiche caratteristiche. Proprio per questo dovrà crearsi sempre più una sinergia tra l’ospedale ed i medici del territorio». 

LA SPERIMENTAZIONE 
Come detto, il centro servizi che ha sperimentato tale strumentazione fino ad ora è quello di Borgo Valbelluna. «Credo sia una porta del futuro, perché attivare tecnologie come queste, in un territorio montano come il nostro, permette di risolvere tante difficoltà create dalla logistica – sottolinea Paolo Battocchio, direttore della Valbelluna Servizi -. Pensiamo che in mezzora è stato fatto questo esame radiologico. In alternativa, prima, per ogni utente doveva essere chiamata un’ambulanza che venisse a prenderlo, bisognava caricarlo nel mezzo, trovare un accompagnatore che lo affiancasse fino all’ospedale; c’era poi il tempo di attesa dell’esame, e il ritorno sempre con l’ambulanza. Questo vuol dire attivare diverse persone con uno stress per l’utente che già versa in uno stato di fragilità. Con questa tecnologia si risparmia in termini di tempo, di personale e di stress per il paziente”. Il tutto con una qualità dell’immagine che è paragonabile a quella che si ha all’interno delle radiologie ospedaliere. 

LA SODDISFAZIONE 
«Tale innovazione – sottolinea il direttore generale Maria Grazia Carraro -, è partita ancora in periodo pre Covid, ma abbiamo dovuto accantonarla per fronteggiare l’emergenza. Appena abbiamo potuto siamo partiti, grazie anche alla disponibilità del centro servizi di Borgo Valbelluna che ha accolto la nostra richiesta di sperimentare questo progetto. Sperimentazione che ora, a tappe, sarà diffusa in tutto il territorio provinciale». 

Ultimo aggiornamento: 16:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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