Elezioni comunali a Napoli, la sfida di Bassolino: «Io contro il partito? È il Pd contro di me»

Mercoledì 25 Novembre 2020 di Luigi Roano
Elezioni comunali a Napoli, la sfida di Bassolino: «Io contro il partito? È il Pd contro di me»

Manca ancora molto alle amministrative del 2021, alla sfida per Palazzo San Giacomo, ma un dato politico emerge con nettezza: il Pd e Bassolino viaggiano in direzione opposta e contraria.

E alla fine il derby con ogni probabilità ci sarà. Un dato confermato viene dall'imminente accordo tra i dem e il M5S su Napoli. E anche dal sondaggio di Antonio Noto pubblicato da Il Mattino sull'edizione di ieri. Dove - riflettono i dem - «alla popolarità dell'ex sindaco non corrisponde un dato sulla fiducia che i napoletani hanno nel fatto che lui risolleverebbe la città». Schermaglie che raccontano come sostanzialmente Bassolino non sarà mai il candidato del Pd in alleanza con i pentastellati per espressa richiesta di questi ultimi. Ma non solo, perché le spinte nei dem su questa vicenda portano lontano da Bassolino. Il Pd mette in pole position due ministri: Enzo Amendola e Gaetano Manfredi. E sullo sfondo l'opzione pentastellata costituita da Roberto Fico - il presidente della Camera - è vista non come una cosa esterna, ma piuttosto come un amico ritrovato. Insomma, le scelte sono state fatte in casa Pd e lo stesso si può dire per il M5S assieme - secondo il sondaggio - arrivano al 69%, ma non basta per dormire sonni tranquilli. A Napoli chi fa il sindaco deve piacere ai napoletani prima ancora che ai partiti. 

Marco Sarracino - segretario del Pd - sulla strategia da mettere in campo e anche rispetto al sondaggio ha solo certezze. «Questo sondaggio - racconta - certifica che la linea politica del Pd Napoli è giusta: l'alleanza con il M5S e le altre forze di governo è estremamente importante per vincere le prossime elezioni. Oggi, dopo le vittorie di Pomigliano, Giugliano e Caivano, siamo nelle condizioni per farla. Continueremo in tal senso, costruendo un programma comune ed un tavolo che individuerà la migliore squadra possibile per Napoli». Tra i Cinquestelle non c'è stato uno solo dei big che abbia detto una parola su Bassolino. Nei dem, invece, l'argomento è vissuto come un tabù, ma anche come un autentico problema nel senso che Bassolino candidato, se non vince, potrebbe far perdere l'alleanza di Governo soprattutto se sull'altra sponda ci fosse il magistrato Catello Maresca. L'unico nel centrodestra che se la gioca sia con Fico che con gli altri, con Bassolino che però è inserito nel centrosinistra allargato. E alla luce delle novità politiche di queste ore - cioè la rottura tra le parti - l'ex sindaco andrebbe risondato. Ricostruzioni avventurose che sono circolate in questi giorni sulla presunta pace tra Bassolino e i dem, addirittura con l'ex sindaco pronto a ritirarsi, a oggi non risultano. 

LEGGI ANCHE De Luca alla conquista di Napoli: ecco i suoi tre nomi 

Quali sono le mosse di Bassolino in questa situazione? Basta leggere la sua pagina fb per capire l'aria che tira: «Stare dentro la città, vicino alla sofferenze di tante persone, e guardare lontano». L'allegoria di Bassolino sa tanto di superamento dell'eterno conflitto interiore rispetto al Pd, partito del quale è stato fondatore. Così in una delle sue tante passeggiate per Napoli «per stare sempre dentro la città», a uno dei tanti tifosi che lo assediano e gli chiedono di tornare in campo ha confessato che non «ha nessuna intenzione di farsi da parte nella contesa per il Comune» nemmeno se di fronte ci fosse il Pd. Al riguardo ha precisato al suo interlocutore che «non è lui che si è messo contro il partito, ma il Pd contro di lui». Scontro che nemmeno - per ora - i big nazionali del partito come Goffredo Bettini e il segretario Nicola Zingaretti con i quali Bassolino ha una interlocuzione consolidata riescono a spegnere. Quanto al sondaggio Bassolino non gli dà eccessivo peso, ma gli fa piacere il dato della popolarità al 93%. Quindi una frecciata ai dem che arriva nella trasmissione Titolo V: «Io le mie assemblee le faccio tra la gente, ascolto i loro bisogni e capisco cosa ci serve». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA