Zelensky teme di essere abbandonato e si presenta a sorpresa al vertice Nato: ​«Servono più armi»

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, parlando durante il punto stampa congiunto, ha da parte sua assicurato che non c'è nessun taglio degli aiuti militari all'orizzonte

Giovedì 12 Ottobre 2023 di Gabriele Rosana
Zelensky teme di essere abbandonato e si presenta a sorpresa al vertice Nato

«Noi siamo in guerra e sappiamo cosa significhi subire attacchi terroristici. Non fate sentire la popolazione israeliana sola». Ma neppure quella ucraina. È l'appello rivolto dal leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, ieri a sorpresa a Bruxelles, ai Paesi occidentali: «Siamo pronti per l'inverno, ma abbiamo bisogno di sistemi di difesa aerea» e di «artiglieria e missili a lungo raggio» per portare avanti la controffensiva.

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LA VISITA

Accompagnato dal ministro della Difesa, Rustem Umerov, Zelensky, per la prima volta in visita al quartier generale della Nato da quando è iniziata l'invasione russa, ha partecipato a una riunione del Gruppo Ramstein, il gruppo di contatto sull'Ucraina che mette insieme i 31 Stati membri dell'Alleanza Atlantica e altri 23 Paesi (dall'Australia alla Corea del Sud), con una richiesta precisa: alle forze di Kiev servono più armi, «siamo in una situazione in cui è importante continuare a fare pressione sul terreno, senza pausa».
La missione di Zelensky - la seconda nella capitale belga quest'anno, dopo la tappa al summit dei leader Ue di inizio febbraio - evoca i timori che la resistenza ucraina possa adesso scivolare in secondo piano, tra la temporanea esclusione degli aiuti per Kiev dal pacchetto-tampone di fondi federali Usa e, soprattutto, le preoccupazioni degli Alleati di fronte alla riesplosione della polveriera mediorientale in seguito agli attacchi terroristici dei miliziani di Hamas contro obiettivi civili in Israele, che sarà al centro della ministeriale dei titolari della Difesa della Nato di oggi. Il momento «è incerto», ha ammesso il leader ucraino, ma «nessuno tra i partner si è tirato indietro» nel sostegno a Kiev, ha aggiunto, ricordando che «Hamas è come Vladimir Putin».

LE GARANZIE

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, parlando durante il punto stampa congiunto, ha da parte sua assicurato che non c'è nessun taglio degli aiuti militari all'orizzonte: «Putin si prepara nuovamente a usare l'inverno come arma di guerra, attaccando le infrastrutture energetiche ucraine.
Saremo al fianco dell'Ucraina finché necessario». E garanzie sono arrivate pure dal segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin: «Possiamo fare assolutamente entrambe le cose», ha detto, riferendosi al sostegno in contemporanea a Israele e all'Ucraina. Se Zelensky riempie l'agenda di bilaterali alla ricerca di nuove forniture (martedì a Bucarest con il presidente rumeno Klaus Iohannis, ieri a Bruxelles con il premier belga Alexander De Croo), Putin si appresta invece ad uscire dall'isolamento dorato del Cremlino. Oggi il presidente russo sarà a Bishkek, capitale del Kirghizistan, per il primo viaggio all'estero dopo che la Corte penale internazionale, a marzo, ha spiccato un mandato d'arresto nei suoi confronti con l'accusa di aver ordinato la deportazione di bambini ucraini. Nel Paese dell'Asia centrale, che non è membro del tribunale istituito con lo Statuto di Roma e che non ha quindi alcun obbligo di arrestare Putin, l'inquilino del Cremlino vedrà il presidente dell'Azerbaigian, Ilham Aliyev, per discutere del futuro del contingente russo nel Nagorno-Karabakh, la regione separatista a maggioranza armena riconquistata un mese fa, con un'operazione lampo, dall'esercito azero. Il primo viaggio, ma non l'ultimo, per un Putin riapparso sulla scena internazionale ora che l'Occidente è alle prese con una nuova crisi: secondo quanto riferito dal consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, citato dall'agenzia di Stato Tass, il leader di Mosca si starebbe infatti preparando ad andare in Cina, la prossima settimana, per partecipare al terzo forum della Nuova Via della Seta, a Pechino.

Ultimo aggiornamento: 09:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA