Trump minaccia dell'aumento dei dazi alla Cina e le Borse affondano.
«L'Iran riprenderà le attività sul nucleare», i media: a breve l'annuncio del presidente Rohani
Effetto dazi USA anche sui prezzi del petrolio
Le tappe della guerra commerciale. Due tweet domenicali di Donald Trump mettono a rischio i negoziati sul commercio con la Cina, frutto del tira e molla che sembrava prossimo alla pace: da oltre due anni il tycoon è contro le pratiche che valuta «scorrette», tra trasferimento forzato e furto di tecnologia, causa del surplus commerciale strutturale di Pechino sugli Usa, pari nel 2018 a 323,32 miliardi di dollari.
The United States has been losing, for many years, 600 to 800 Billion Dollars a year on Trade. With China we lose 500 Billion Dollars. Sorry, we’re not going to be doing that anymore!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 6 maggio 2019
Ecco la cronologia principale della «crisi», giunta oggi al giorno n.306 dai primi dazi Usa del 6 luglio 2018, mentre le prime avvisaglie sono di aprile 2017 quando il presidente Xi Jinping in visita da Trump a Mar-a-Lago, in Florida, concorda sul piano dei 100 giorni per risolvere le differenze commerciali: - 6 luglio 2018: gli Usa varano le prime tariffe del 25% su 34 miliardi di import, riviste dopo l'annuncio del 15 giugno; la Cina risponde con un 25% su 34 miliardi di beni. - 23 agosto: Usa e Cina attuano secondo round di dazi, in entrambi i casi su 16 miliardi di beni. - 7 settembre: Trump minaccia nuovi dazi fino a coprire ben 517 miliardi, l'intero export cinese verso gli Usa. - 12 settembre: gli Usa invitano a riaprire il negoziato. - 17 settembre: gli Usa finalizzano la lista da 200 miliardi. - 18 settembre: la Cina annuncia la risposta di 60 miliardi. - 22 settembre: saltano i colloqui a causa dei dazi in arrivo. - 24 settembre: Usa e Cina implementano un terzo round di dazi mettendo nel mirino, rispettivamente, 200 miliardi e 60 miliardi di beni importati. - 9 novembre: ripresa colloqui con telefonata Mnuchin-Liu. - 19 novembre: gli Usa pubblicano lista sull'export possibile di prodotti hi-tech. - 2 dicembre: la tregua di 90 giorni sui dazi a margine del G20 in Argentina tra Trump e Xi, con stop dei rialzi. - 14 dicembre: impegno a mantenere contatti. La Cina taglia i dazi sulle auto Usa e riprende le importazioni di soia. - 7-9 gennaio 2019: la tre giorni negoziale a Pechino, primo round dopo la tregua sui dazi di Buenos Aires tra Xi e Trump. - 22 gennaio: gli Usa cancellano i colloqui preparatori per la divergenza sulla tutela del proprietà intellettuale. - 30-31 gennaio: Due giorni di negoziati a Washington. La Cina offre l'acquisto di 5 milioni di tonnellate di soia Usa. Trump annuncia che vedrà a febbraio Xi di persona. - 11-15 febbraio: Usa e China si incontrano a Pechino. - 21-24 febbraio: le parti si incontrano a Washington; Trump estende la scadenza della tregua ed esprime ottimismo. - 28-29 marzo: Usa e Cina si rivedono a Pechino dopo un mese. - 3-5 aprile: le parti si vedono a Washington. Trump incontra il capo negoziatore Liu He, vicepremier e inviato speciale di Xi presidente, e parla di 4 settimane per verificare un accordo. - 10 aprile: Mnuchin dice che Usa e Cina concordano sull'avvio di un ufficio per l'attuazione degli accordi. - 30 aprile-1 maggio: Cina e Usa hanno colloqui a Pechino. Il segretario al Tesoro Steven Mnuchin li definisce «produttivi».
Le parti confermano l'incontro dell'8 maggio a Washington. - 5 maggio: Trump minaccia il rialzo dei dazi dal 10% al 25% su 200 miliardi di «made in China» da venerdì 10 maggio. C'è l'ipotesi di un altro 25% su ulteriori 325 miliardi di beni contro il tentativo cinese, accusa il tycoon, di «rinegoziare».