Shani Louk, morta la 22enne tedesca-israeliana rapita da Hamas durante il rave del 7 ottobre. Herzog: è stata decapitata

La famiglia aveva fatto diversi appelli di aiuto al governo tedesco

Lunedì 30 Ottobre 2023 di Michele Galvani
Shani Louk, morta la 22enne tedesca-israeliana rapita da Hamas durante il rave del 7 ottobre

La notizia tanto temuta alla fine è arrivata. «Purtroppo ieri abbiamo ricevuto la notizia che mia figlia non è più in vita». Lo ha detto a Rtl la madre di Shani Louk, la 22enne tedesca-israeliana rapita da Hamas e riconosciuta in un video in cui i terroristi la trasportavano inerme e seminuda su una jeep.

Lo riporta Bild, che cita anche una conferma della sorella della giovane.

Nelle scorse settimane era emerso che Shani fosse ancora viva ma «gravemente ferita» in un ospedale di Gaza. La famiglia aveva fatto diversi appelli di aiuto al governo tedesco. Il 7 ottobre Shani Louk stava partecipando al rave musicale attaccato dai terroristi di Hamas.

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LA VICENDA

Il suo rapimento era stato immortalato in un video girato da uno smartphone che ha fatto ben presto il giro di tutti i social diventando simbolo della strage compiuta dai combattenti al rave party sabato scorso. Molti pensavano, vedendo quelle immagini, che Shani fosse stata uccisa, anche se nessuno ha mai confermato la notizia.

 

Poi nelle ore a seguire, dopo l'appello lanciato subito dopo la scomparsa di Shani, è stata la madre a precisare che la ragazza fosse ancora viva anche se gravemente ferita alla testa e al momento si trovasse in un ospedale di Gaza, riaccendendo le speranze della famiglia. Oggi l'annuncio della morte. 

La madre di Shani è di cittadinanza tedesca, trent'anni fa ha lasciato Ravensburg per trasferirsi in Israele. Di famiglia cattolica si è convertita alla religione ebraica. Il marito, padre della ragazza, è israeliano. Almeno altri 12 cittadini tedeschi restano in ostaggio di Hamas. 

DECAPITATA

Il presidente d'Israele Isaac Herzog ha confermato la morte della 22enne. «È stato trovato il suo cranio», ha detto Herzog a Bild. «Ciò significa che questi animali barbari e sadici le hanno semplicemente tagliato la testa mentre attaccavano, torturavano e uccidevano. È una grande tragedia e porgo le mie più sentite condoglianze alla famiglia». Solo ora è stato possibile identificare il corpo di Shani, ha spiegato Herzog, aggiungendo che l'identificazione di altri 40 corpi è in sospeso, poiché le persone sono state abusate, bruciate o smembrate nel modo più raccapricciante.

IL DNA

La madre, Ricarda Louk, vive in Israele a 80 chilometri dalla Striscia di Gaza. La donna spiega di essere stata informata dall'esercito israeliano della morte di Shani, il cui corpo non è ancora stato trovato. Quello che invece è stato rinvenuto è un frammento di un osso del cranio dal quale è stato prelevato un campione di Dna che coincide con quello della 22enne. Si ritiene che la ragazza, che in parte viveva nel Baden-Württemberg, sia stata uccisa con un colpo alla testa.

Ultimo aggiornamento: 14:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA