Guerra Ucraina: Putin cerca soldati e alza il limite d'età del servizio militare obbligatorio, in divisa anche a 30 anni

Naja dai 18 ai 30 anni con divieto di espatrio

Mercoledì 26 Luglio 2023
Guerra Ucraina: Putin cerca soldati e alza il limite d'età del servizio militare obbligatorio, in divisa anche a 30 anni

Dal 2024, chiunque abbia dai 18 ai 30 anni sarà chiamato per un anno di servizio militare, con il divieto di lasciare il Paese dal momento in cui è arrivata la convocazione. La Duma di Stato russa - la Camera bassa del Parlamento - ha approvato martedì in terza lettura una legge per estendere l’età massima di reclutamento da 27 a 30 anni dal gennaio del prossimo anno e senza carattere retroattivo. Così, la popolazione russa di età compresa tra i 18 e i 30 anni potrebbe essere richiamata dalle Forze armate impegnate dal febbraio 2022 nell’«operazione militare speciale», definizione edulcorata con cui Mosca si riferisce alla guerra in Ucraina.

Il presidente Vladimir Putin ha inoltre firmato una legge che innalza a 55 anni l’età massima per un certo numero di categorie di riservisti, una mossa che sarà introdotta gradualmente dal 2024 al 2028. La modifica si applicherà a soldati semplici, marinai, sergenti, sottufficiali, sottotenenti e guardiamarina.

Rafforzamento

È così che il Cremlino, confermando la propria intenzione di proseguire negli scontri con Kiev, intende rafforzare il proprio esercito evitando una seconda, impopolare mobilitazione. D’ora in poi, secondo l’agenzia russa Interfax, ai cittadini che hanno già ricevuto la lettera di richiamo sarà proibito lasciare il Paese.

 

Le autorità russe hanno modificato una serie di regolamenti sul reclutamento negli ultimi mesi, inclusa la possibilità per i criminali condannati di entrare a far parte dei ranghi militari russi, e questa settimana hanno anche approvato un regolamento per innalzare di cinque anni il limite massimo di età per alcune categorie di riservisti militari. «L’emendamento principale è che l’età massima per il reclutamento è aumentata a 30 anni. Si è deciso di lasciare l’accesso minimo a 18 anni, perché ci sono molti ragazzi che vogliono fare il servizio militare a questa età», ha affermato il presidente del Comitato per la difesa e la sicurezza della Duma, Andrei Kartapolov. Il quale ha indicato che la durata del servizio militare obbligatorio rimane invariata: un anno. «Due anni non sono necessari. I nostri giovani oggi sono in grado di acquisire una specialità militare in sei mesi», ha precisato il legislatore, che è un generale in pensione. I deputati hanno anche approvato una modifica che consente ai vertici degli enti federati creare società per assistere le forze armate e di sicurezza nei periodi di mobilitazione, di legge marziale e stato di guerra ma per questo dovranno avere l’autorizzazione del capo dello Stato. Il disegno di legge deve ancora essere approvato dalla camera alta e convertito in legge dal presidente Vladimir Putin, passaggi che sono considerati una formalità. In precedenza, un anno di servizio militare era obbligatorio in Russia per gli uomini di età compresa tra 18 e 27 anni con coscrizione effettuata due volte l’anno. I legislatori hanno accantonato una proposta iniziale per innalzare gradualmente l’età minima della coscrizione a 21 anni. «La formulazione del disegno di legge è cambiata perché la situazione demografica è grave e influisce sul volume delle risorse di mobilitazione», ha spiegato Kartapolov a Interfax.

Multe

Sempre martedì, la Duma ha approvato un disegno di legge che aumenta notevolmente le multe per coloro che non si presentano a un ufficio di arruolamento dopo aver ricevuto una bozza di avviso. Rischieranno una multa fino a 30.000 rubli (circa 330 dollari) quando la legge entrerà in vigore il 1° ottobre, mentre la multa massima è attualmente di 3.000 rubli. La norma dà anche ai governatori russi il potere di istituire unità paramilitari regionali durante i periodi di mobilitazione o di legge marziale. Queste unità sarebbero finanziate e armate dallo stato e avrebbero il diritto di abbattere droni, combattere gruppi di sabotaggio nemici e condurre operazioni antiterrorismo. L’iniziativa per aumentare l’età del servizio militare è stata proposta alla fine del 2022 dal ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ed è avvenuta dopo che centinaia di migliaia di uomini in età militare hanno lasciato la Russia a seguito della mobilitazione decretata nel settembre 2022 dal presidente Putin. Oltre ad aumentare l’età del servizio militare, Shoigu ha anche proposto a gennaio di ampliare il numero dei membri delle forze armate a 1,5 milioni entro il 2026 (quest’anno è salito a 1,15 milioni), nonché di aumentare il numero dei soldati professionisti a 695.000. Ad aprile, il Cremlino ha inoltre adottato una legge che crea un sistema di notifica digitale della coscrizione: i documenti arrivano online e non vengono consegnati di persona, operazione che facilita notevolmente l’ingresso di nuovi uomini nell’esercito. Sempre in un’ottica riorganizzativa verranno creati due nuovi distretti militari, quelli di Mosca e Leningrado, oltre a un Corpo d’armata nella Repubblica di Carelia, che confina con la Finlandia, e gruppi nelle «nuove entità» della Russia, le regioni ucraine di Kherson, Zaporiyia, Donetsk e Lugansk, annesse a settembre dal Cremlino.

Fughe all'estero

Il servizio militare obbligatorio è stato a lungo una questione delicata in Russia, dove molti uomini fanno di tutto per evitare di ricevere i documenti di leva. I coscritti non possono essere schierati legalmente per combattere fuori dalla Russia, in teoria non possono essere inviati al fronte tuttavia molti di loro si sono ritrovati ai confini con l’Ucraina. Durante una mobilitazione parziale ordinata dal presidente russo Vladimir Putin alla fine dello scorso anno, Mosca ha ufficialmente arruolato 300.000 riservisti. Tuttavia, la mobilitazione ha messo in luce gravi carenze all’interno dell’esercito e molti cittadini, secondo l’agenzia tedesca Dpa, sono sfuggiti al servizio militare rifugiandosi all’estero. Mosca nega ufficialmente l’intenzione di decretare un’altra mobilitazione, ma per gli esperti una nuova ondata di reclutamenti è probabile considerati i continui problemi al fronte. La prima leva decisa dal Cremlino dai tempi della Seconda guerra mondiale ha causato caos e malcontento senza precedenti in tutto il Paese. Centinaia di migliaia di uomini hanno lasciato le loro case: alcuni portati a combattere in Ucraina, altri ancora diretti verso i confini. La mobilitazione è risultata più impopolare della guerra stessa. Per prevenire ulteriori proteste popolari, persino Putin ha fatto autocritica. «Se viene commesso un errore, ripeto, va corretto», ha detto durante una teleconferenza con il suo consiglio di sicurezza la scorsa settimana. «Coloro che sono stati richiamati senza una giusta motivazione dovrebbero essere rimandati a casa».

Ultimo aggiornamento: 14:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA