Russia, la crisi delle uova: prezzi raddoppiati e lunghe code per comprarle. Putin chiede scusa

I rincari hanno esasperato i cittadini, con conseguenze violente: il proprietario del più grande allevamento di pollame nella regione di Voronezh è stato vittima di un’aggressione armata

Sabato 30 Dicembre 2023
Russia, la crisi delle uova: prezzi raddoppiati e lunghe code per comprarle. Putin chiede scusa

La crisi è sancita dai dati: in Russia i prezzi delle uova sono aumentati del +42,4% in un anno, annuncia l’agenzia russa di statistica Rosstat. Un’impennata che sta avendo pesanti contraccolpi sociali, spingendo gli abitanti di alcune città, tra cui Belgorod e Saratov, a presidiare fin dall’alba i mercati agricoli per accaparrarsi le uova a un prezzo più basso rispetto a quello dei supermercati (70 rubli contro i 180).

Mentre in alcune province sono stati disposti i primi razionamenti, con l’obbligo di acquistare al massimo 12 uova a persona. A Belgorod i cittadini si sono messi in coda nella neve nella speranza di aggiudicarsi a prezzi più contenuti le uova vendute ai banchi di una fiera agricola, le autorità esortano alla calma ma le immagini ricordano quelle dei tempi dell’Unione Sovietica.

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Esasperazione

Le uova rappresentano un’importante fonte di proteine a basso costo per i russi, alle prese con un’inflazione che arriverà nella prossime settimane all’8%, e sono un ingrediente fondamentale della cucina soprattutto durante le festività. I rincari hanno esasperato i cittadini, con conseguenze violente: il proprietario del più grande allevamento di pollame nella regione di Voronezh è stato vittima di un’aggressione armata. Gennady Shiryaev, 59 anni, stava tornando a casa quando uno sconosciuto ha sparato due colpi contro la sua auto. Shiryaev si è salvato ed è stata aperta un’indagine. Il giorno prima dell’agguato il Servizio federale antimonopolio russo aveva avviato un procedimento nei confronti del suo allevamento, e contro altri tre produttori locali, proprio a causa dell’insostenibile aumento dei prezzi delle uova in ottobre.

Le cause

Qual è il motivo che ha scatenato i rincari? Secondo gli esperti sarebbe l’effetto dell’incremento del costo dei mangimi per il pollame e dei prodotti veterinari, contraccolpo delle sanzioni imposte dall’Occidente alla Russia dopo l’offensiva lanciata contro l’Ucraina nel febbraio 2022. Prima dell’invasione, infatti, mangimi e antibiotici venivano in gran parte importati dall’Europa. Durante la conferenza stampa di fine anno, in un raro episodio in cui si scusa, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che le importazioni e la domanda insufficienti sono responsabili dell’aumento dei prezzi. «Mi dispiace per questo problema. Si tratta di una battuta d’arresto nel lavoro del governo», ha detto Putin il 14 dicembre. «Prometto che la situazione sarà corretta nel prossimo futuro».

Le contromisure

Nonostante le scuse e la garanzia di un rinnovato impegno, l’ascesa dei prezzi del prodotto non si è fermata. Anche il ministero dell’Economia russo ha cercato di frenare l’ulteriore aumento dei prezzi, affermando il 13 dicembre che le importazioni di 1,2 miliardi di uova da «paesi amici» saranno esenti da dazi per i primi sei mesi del 2024. «La decisione aiuterà a breve termine a riequilibrare il mercato interno e ad assicurare la crescita dell’offerta», ha sottolineato il ministero. Le autorità, nel frattempo, starebbero correndo ai ripari. Un progetto di legge vorrebbe vietare a produttori e fornitori di aumentare i prezzi di oltre il 30% senza ragioni economicamente giustificate per 60 giorni. Il ministero dell’Agricoltura ha già proposto di vietare l’export delle uova per i prossimi sei mesi, mentre l’Agenzia veterinaria Rosselkhznadzor ha autorizzato l’import di uova dalla Turchia.

In base ai dati, la Federazione Russa ha prodotto 3.106 miliardi di uova a novembre, lo 0,2% in meno rispetto allo stesso mese del 2022, e le scorte sono scese a 245,9 milioni di unità, il 46,1% dell’anno scorso. Nel mese di ottobre la produzione ha subito una contrazione dell’1,3% su base annua, ha riferito Andrei Sizov della società di consulenza agricola Sovecon. I moscoviti hanno riferito all’agenzia di stampa AFP di avere registrato aumenti dei prezzi ben più marcati di quanto riportato da Rosstat. «Prima compravo le uova per 70 rubli (0,78 dollari) la dozzina. Ora costano tra 130 e 140 rubli (da 1,45 a 1,56 dollari), il doppio», denuncia Ilia Zaroubine, una studentessa di 21 anni. «Sono scioccata. Quello che sta succedendo ai prezzi è terribile. Non solo per le uova, ma per tutti i prodotti», aggiunge Elizaveta Chalaïevskaïa, pensionata di 76 anni. Il caso delle uova, infatti, è solo l’ultimo episodio di impennata dei prezzi. A novembre anche quelli del pollo hanno registrato una crescita del +29,26% su base annua.

Ultimo aggiornamento: 31 Dicembre, 15:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA