Putin: pace dopo aver raggiunto i nostri obiettivi. Stoltenberg: «Se vince in Ucraina non si fermerà»

Il presidente russo è intervenuto nella conferenza stampa di fine anno che si svolge in contemporanea con le risposte alle domande dei cittadini

Giovedì 14 Dicembre 2023
Putin: «Pace in Ucraina quando raggiungeremo i nostri obiettivi. Non c'è bisogno di una nuova mobilitazione»

La pace in Ucraina ci sarà quando la Russia avrà «raggiunto i suoi obiettivi», che rimangono la «denazificazione» e la «demilitarizzazione» del Paese. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin nella conferenza stampa di fine anno che si svolge in contemporanea con le risposte alle domande dei cittadini. «Senza difendere la sua sovranità la Russia non può esistere», ha agghiunto lo zar, specificando che i suoi principali obiettivi sono appunto «rafforzare la sovranità della Russia, la sicurezza ai confini e i diritti e le le libertà dei cittadini».

Il discorso

«Non c'è bisogno di una nuova mobilitazione.

Attualmente, ci sono 244mila persone mobilitate e si trovano nella zona operativa speciale: 41mila persone sono stati smobilitati per motivi di salute o per raggiunti limiti di età», ha sottolineato Putin. Quest'anno, ha rivelato, «sono già state reclutate sotto contratto con l'esercito russo 486mila persone». «Ogni giorno 1,5 mila uomini russi - ha detto ancora il presidente russo secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa russa Tass - si arruolano nelle Forze Armate, il flusso di coloro che desiderano difendere la propria patria con le armi in mano non si ferma». 

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I nodi

Nelle trattative tra russi e ucraini a Istanbul, nel 2022, erano stati «concordati i parametri» per una demilitarizzazione dell'Ucraina, e quindi per una pace negoziata, ma Kiev «ha buttato tutto nel camino», ha detto Putin. «Gli Stati Uniti sono un Paese importante e necessario» e la Russia è «pronta a costruire relazioni e a ristabilire relazioni» con Washington, ha  dichiarato il presidente russo. Allo stesso tempo, però, il leader del Cremlino ha precisato che «non ci sono ancora le condizioni fondamentali per ripristinare le relazioni tra la Federazione Russa e gli Stati Uniti» che «devono prima cominciare a rispettare gli altri».

IL DRONE

«Un altro drone russo si è schiantato sul territorio della Romania, in un'area disabitata, dopo gli attacchi della scorsa notte alle infrastrutture portuali dell'Ucraina sul Danubio». Lo ha detto l'ambasciatore romeno alla Nato. L'Alleanza ha riferito di essere stata informata. «Condanniamo fermamente gli attacchi russi contro le infrastrutture civili in Ucraina e lungo il Danubio», ha dichiarato il portavoce di Stoltenberg. «La Nato non ha informazioni che indichino alcun attacco intenzionale da parte della Russia contro gli alleati: continuiamo a monitorare la situazione e rimaniamo in stretto contatto con le autorità rumene».

Stoltenberg: se Putin vince non si fermerà

«Vladimir Putin si sta preparando a una lunga e dura guerra: l'interruzione dell'assistenza militare a Kiev prolungherebbe la guerra, non le porrebbe fine». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg incontrando il premier slovacco Robert Fico. Stoltenberg ha inoltre accolto con favore il chiaro impegno del presidente Usa Joe Biden a fornire all'Ucraina aiuti cruciali, sottolineando che «se Putin vince in Ucraina, c'è il rischio concreto che la sua aggressione non finisca lì».

Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 08:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA