Guerra ucraina, rapporto intelligence Usa: «La Russia ha perso l’87% delle truppe da inizio conflitto»

Secondo gli 007, Mosca avrebbe subito perdite ingenti di uomini e mezzi. Ma i nuovi piani di reclutamento lasciano comunque Putin in una posizione di vantaggio su Kiev

Mercoledì 13 Dicembre 2023 di Gianluca Cordella
Guerra ucraina, rapporto intelligence Usa: «La Russia ha perso l’87% delle truppe da inizio conflitto»

Dall’inizio dell’offensiva in Ucraina la Russia avrebbe perso l’87% delle proprie truppe di terra e due terzi dei propri carri armati. Ciononostante la controffensiva ucraina ha ancora poche probabilità di ricacciare indietro il nemico. Sono le considerazione che emergono da un rapporto dell’intelligence americana stilato per il Congresso Usa e inviato lunedì scorso a Capitol Hill.

Secondo gli 007 di Washington, dei 360.000 soldati entrati in Ucraina, contando il personale a contratto e quello di leva, la Russia ne ha persi sul campo di battaglia 315.000. Una carneficina alla quale va aggiunta la distruzione di 2.200 carri armati sui 3.500 inviati e di 4.400 (su 13.600) veicoli da combattimento di fanteria e mezzi corazzati da trasporto truppe, con un tasso di perdita del 32%. Un fardello complessivo che, inquadrato nel lungo periodo, comporterà un ritardo di 15 anni nel processo di modernizzazione delle forze di terra che Putin intendeva perseguire.

Guerra, Putin sta vincendo il conflitto? Ucraini esausti e a corto di armi, il nodo Crimea

Nonostante queste perdite ingenti, avverte però l’intelligence, l’Ucraina resta profondamente vulnerabile: la controffensiva di autunno non ha portato i risultati sperati e difficilmente nei prossimi mesi potrà succedere qualcosa che sbilanci il conflitto dalla parte di Kiev. Anche perché, nel frattempo, Mosca ha allentato gli standard di reclutamento e al contempo sta attingendo alle scorte di vecchie attrezzature dell’era sovietica per mantenere sul territorio una superiorità numerica anche a livello di mezzi, per quanto vetusti.

Migranti obbligati dai russi a combattere in Ucraina: «Altrimenti vi rispediamo in Africa o in Asia»

Un quadro complessivo che potrebbe irrigidire ancor più le posizioni dei repubblicani che già da tempo stanno chiedendo al presidente Joe Biden di frenare l’invio di denaro a Zelensky. «L'idea che l'Ucraina stesse per riportare la Russia entro i confini del 1991 era assurda - ha detto domenica il senatore repubblicano dell’Ohio JD Vance - Quindi ciò che stiamo dicendo al presidente, e in realtà al mondo intero, è che è necessario spiegare qual è l'ambizione. Cosa riusciranno a realizzare altri 61 miliardi di dollari che i 100 miliardi di dollari già inviati non hanno fatto?».

Un dibattito che si anima, dunque, proprio nei giorni del nuovo faccia a faccia tra i leader della Casa Bianca e quello ucraino. Zelensky ha bisogno ancora di sostegno ma Biden sulla questione sembra non avere più l’appoggio del Congresso, le cui posizioni dall’area repubblicana spaziano dal negare del tutto gli aiuti a Kiev all’inserirli in un pacchetto più ampio che includa anche fondi per Israele, Taiwan e per rafforzare il confine meridionale degli Stati Uniti

I numeri dell'esercito di Mosca

Il Cremlino ovviamente drizza le antenne. Secondo un altro report dell’intelligence citato dalla Cnn, infatti,«la Russia sembra credere che uno stallo militare durante l’inverno prosciugherà il sostegno occidentale all’Ucraina e alla fine darà alla Russia un vantaggio nonostante le perdite sul campo e la persistente carenza di personale addestrato, munizioni e attrezzature».

Prima dell’invasione, secondo la Cia, la Russia aveva un esercito permanente di circa 900.000 soldati in servizio attivo, comprese truppe di terra, truppe aviotrasportate, operazioni speciali e altro personale in uniforme. Dall’inizio dell’invasione, Mosca ha annunciato l’intenzione di aumentare le dimensioni delle forze armate a un milione e mezzo di effettivi. Il ministero della Difesa russo ha annunciato diversi cicli di coscrizione, incluso il regolare ciclo di coscrizione autunnale il 1° ottobre, aumentando il limite di età per alcune categorie di cittadini per rimanere nella riserva delle Forze Armate. Un vantaggio numerico che, anche in presenza di una preparazione minore, potrebbe giocare a vantaggio di Putin.

Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 10:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA