Putin minaccia l'invasione dei Paesi Baltici, così la Russia prepara l'escalation contro la Nato

La Lettonia e altri stati baltici stanno “espellendo la popolazione russa” dai loro Paesi e che questa situazione “incide direttamente sulla sicurezza della Russia”

Venerdì 19 Gennaio 2024 di Mauro Evangelisti
Putin minaccia l'invasione dei Paesi Baltici, così la Russia prepara l'escalation contro la Nato

«Le parole di Putin contro i Paesi Baltici? Mi auguro e credo siano soltanto frasi di propaganda per rafforzare la sua posizione, visto che vuole rimanere presidente della Federazione russa, ma che comunque non vanno
mai sottovalutate. Per questo vogliamo difendere il diritto dell'Ucraina a esistere.

Un sconfitta militare dell'Ucraina darebbe alla Russia la possibilità di aggredire qualche altro Paese». Queste parole sono state pronunciate oggi dal ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, nel corso di una intervista a Radio24.

Nato, annuncio choc del Presidente del Comitato militare: «Guerra totale con la Russia nei prossimi 20 anni»

La minaccia a Lituania, Lettonia ed Estonia

Il pensiero va ai giorni precedenti il 24 febbraio 2022, quando Putin ordinò l'invasione dell'Ucraina. Il presidente Usa Joe Biden aveva avvertito che la Russia si preparava ad attaccare il Paese vicino, ma molti analisti ritennero impossibile questo evento nonostante da mesi lo Zar, con la stessa retorica che ora utilizza per i Paesi Baltici, avesse preparato il terreno dal punto di vista propagandistico per l'attacco contro Kiev. Come è andata a finire lo sappiamo tutti. Ora l'attenzione è rivolta a Lituania, Lettonia ed Estonia contro cui Putin ha già cominciato a lanciare minacce, benché da vent'anni facciano ormai parte della Nato.

L'espulsione dei russi

Nei giorni scorsi il tihnk tank americano Isw ha diffuso questa valutazione indicando quale potrebbe essere il pretesto del presidente russo per minacciare Lituania, Lettonia ed Estonia: «Putin ha notevolmente amplificato uno sforzo di lunga data del Cremlino per stabilire le condizioni di informazione per le future escalation contro i Paesi Baltici, probabilmente come parte del suo più ampio sforzo per indebolire la Nato. Ha affermato il 16 gennaio che la Lettonia e altri stati baltici stanno “espellendo la popolazione russa” dai loro Paesi e che questa situazione “incide direttamente sulla sicurezza della Russia”. I permessi di soggiorno permanente diventerebbero non validi nel settembre 2023 e i cittadini russi dovranno seguire la procedura generale per ottenere lo status di soggiorno permanente dell’Ue in Lettonia, compreso il superamento di un esame di lingua lettone, entro il 30 novembre 2023. L’Ufficio lettone per la cittadinanza e gli affari migratori ha dichiarato nel dicembre 2023 che la Lettonia avrebbe deportato circa 1.200 cittadini russi che non avessero presentato domanda per un nuovo permesso di soggiorno entro la scadenza».

Il pretesto

Da tempo Putin va ripetendo (ricorda l'Isw): la Russia ha il diritto di proteggere i suoi “compatrioti all’estero”, compresi i russi etnici e i russofoni oltre i confini della Russia. «L’Isw non ha osservato alcuna indicazione che un attacco russo contro i Paesi Baltici sia imminente o probabile, ma Putin potrebbe stabilire condizioni di informazione per future azioni aggressive russe all’estero con il pretesto di proteggere i suoi “compatrioti”. Putin ha recentemente minacciato la Finlandia a metà dicembre 2023 e ha ribadito una visione del mondo che dimostra che continua a perseguire i cambiamenti richiesti all’alleanza Nato che equivarrebbero allo smantellamento della stessa». Conclusione: «L'escalation contro i Paesi baltici punta un aumento significativo degli sforzi in corso da tempo da parte del Cremlino per indebolire l'Alleanza Atlantica. La Russia sta continuando a dimostrare di non essere interessata a negoziare in buona fede con l'Ucraina».

Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 11:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA