«Oltre 20 Paesi hanno aderito alla coalizione a guida Usa per la sicurezza della navigazione del Mar Rosso contro gli attacchi degli Houthi» ha fatto sapere ieri il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, secondo cui le navi coinvolte «pattuglieranno il Mar Rosso ed il Golfo di Aden per rispondere e assistere, ove necessario, le navi commerciali che transitano in quest'area di mare vitale» per gli scambi.
La fregata italiana Fasan
In particolare l'Italia ha sì inviato la fregata della Marina Militare Fasan, ma dal Ministero della Difesa è stato precisato (per la verità fin dall'inizio, non c'è stata alcuna retromarcia): l'invio della fregata europea multi missione Virginio Fasan, inizialmente previsto per il prossimo febbraio nell'operazione diplomatico europea e anti pirateria denominata Atalanta, è stato anticipato e il 24 dicembre la nave dovrebbe attraversare il canale di Suez, Dunque, formalmente non è parte della missione Prosperity Guardian guidata dagli Stati Uniti, ma di un'altra missione chiamata Atalanta che fa capo all'Europa.
Nave spia iraniana nel Mar Rosso prepara l'attacco per gli Houthi, fregata italiana Fasan a rischio
Francia e Spagna
Anche la Francia ha precisato che le navi militari già presenti nell'area per scortare i mercantili resteranno comunque sotto il controllo francese. La Spagna non parteciperà, mentre tra i Paesi arabi solo il Bahrain ha aderito. Potenzialmente gli attacchi della formazione sciita Houthi, che controlla una parte dello Yemen e che è legata all'Iran, possono causare danni ingenti ai flussi commerciali mondiali, tanto che quattro delle cinque compagnie navali più importanti hanno già annunciato che non passeranno più dal Canale di Suez e dal Mar Rosso.
Gli Stati Uniti
Gli Stati Uniti hanno accusato l'Iran di essere «profondamente coinvolto» negli attacchi dei ribelli Houthi contro navi commerciali nel Mar Rosso, dopo le recenti notizie di un'altra nave mercantile colpita. Gli Houthi dicono che continueranno a lanciare missili e droni fino a quando Israele non cesserà le operazioni militari nella Striscia di Gaza. Le Guardia rivoluzionarie iraniane hanno diffuso altre minacce: siamo pronti a chiudere il Mediterraneo, a partire dallo Stretto di Gibilterra.