Polonia, oltre un milione di persone con Tusk. Tra pochi giorni si vota, Paese spaccato secondo i sondaggi

Secondo i sondaggi, la coalizione di Tusk è sotto di 8 punti. Ma il PiS per formare un governo potrebbe aver bisogno dell'aiuto del partito estremista, anti-UE e anti-ucraino Konfederacja (Confederazione)

Domenica 1 Ottobre 2023 di Stefania Piras
Polonia, oltre un milione di persone con Tusk. Tra pochi giorni si vota: i sondaggi predicono la spaccatura

Si manifesta di nuovo in Polonia. L'ex premier Donald Tusk torna in piazza con oltre un milione di persone in vista delle elezioni del 15 ottobre.

Molti tenevano in mano bandiere polacche bianche e rosse e poi le insegne blu stellate dell'Unione europea.

L'ultimo, affollato, corteo convocato da Tusk a Varsavia era stato lo scorso 4 giugno. Erano in 500 mila, è stata la più grande manifestazione dalla fine del comunismo in Polonia. La manifestazione aveva ricevuto il sostegno esplicito del PPE. C'era anche lo storico leader di Solidarność e premio Nobel per la pace: Lech Walesa. Anche lui, come Tusk (ex presidente del Consiglio europeo e ora a capo del principale partito di opposizione), sostiene che sia in pericolo la democrazia se vinceranno ancora i conservatori. Le elezioni si stanno avvicinando. E l'aspra lotta per destituire il governo di destra di Varsavia non è solo una questione di politica interna. È più ampia. Coinvolge tutto il Vecchio Continente che rinnoverà Commissione e Parlamento tra pochi mesi. 

Varsavia, in 500mila in piazza contro il governo di destra: è la più grande manifestazione dalla fine del comunismo

Elezioni Grecia, come cambia l'Europa che si sposta sempre più a destra (e cosa cambia per il governo Meloni)

 

Polonia e Ucraina, perché alle elezioni la questione Kiev drena voti

Oggi, questa seconda manifestazione dà la misura dell'eccezionale polarizzazione a cui va incontro l'Europa. L'Ucraina è un terreno di scontro: la vittoria dello slovacco Fico è un punto a favore dello stop alle armi per Kiev. Un provvedimento annunciato in diretta tv anche dal premier polacco Mateusz Morawiecki appena dieci giorni fa.  Il sostegno ferreo all'Ucraina non conviene sotto elezioni. Nemmeno a uno dei Paesi che l'ha sostenuta più di tutti: la Polonia, libera dal comunismo nel 1989, membro della NATO dal 1999 e della UE dal 2004, e dove il sentimento anti-russo è ancora forte. 

Ma non conviene più. E infatti è cominciata, in tempi non sospetti, l'inversione a U sui rifugiati e le forniture di armi. La prova del nove del ricalcolo elettorale è infine il divieto di importare grano a basso prezzo dall'Ucraina (antipasto di una guerra che esploderà se e quando Il Paese governato da Zelensky entrerà in Europa).

Ma non c'è solo l'invasione russa a segnare la storia recente della sesta economia europea. Da quando è salito al potere nel 2015 il partito nazionalista di destra Diritto e Giustizia (PiS) ha deviato spesso e volentieri dagli standard europei su temi come la giustizia, la libertà di stampa e i diritti umani. La Polonia ha una delle leggi sull'aborto più severe d'Europa che consentono l'interruzione di gravidanza solo in caso di stupro, incesto o minaccia per la salute o la vita della madre.

Ue-Polonia: perché lo scontro sullo stato di diritto. Le posizioni e le parole: recovery, Solidarnosc, Terzo Reich

Polexit, Varsavia sfida l'Europa sullo "stato di diritto": la minaccia è l'uscita dall'Unione

Polonia, i migranti e lo scandalo dei visti illegali

Se vincerà un terzo mandato consecutivo, il leader del PiS, Jarosław Kaczyński, promette di portare a termine il lavoro attraverso "riforme" che vincolano il sistema giudiziario, le organizzazioni non governative e i media. E si pensa che i suoi propositi facciano da traino per tanti altri partiti populisti, autoritari e anti-europei in Ungheria, in Slovacchia (dove ha appena vinto le elezioni Fico), ma anche in Europa occidentale e alle elezioni europee del prossimo giugno. Tutti insieme, infatti, potrebbero bloccare piani cruciali per le riforme e l'allargamento dell'UE. Il patto dei migranti lo tengono già in ostaggio, ad esempio. 

Ecco, appunto, i migranti. La campagna elettorale dei conservatori insiste molto sui temi della sovranità e dell'identità nazionale e promette limiti più severi all'immigrazione. Allo stesso tempo il governo polacco due settimane fa è stato travolto da uno scandalo legato a presunti visti illegali per cui è stato rimosso il vice-ministro degli Esteri. Secondo i media i consolati polacchi di tutto il mondo avrebbero venduto 250.000 permessi di ingresso dal 2021. 

Guerra, Polonia: perché sta diventando il primo esercito di terra europeo (e perché l'asse politico si sposta a est)

Elezioni in Polonia, sono i sondaggi a dettare la campagna

Secondo i sondaggi, la coalizione di Tusk è sotto di 8 punti. Ma il PiS per formare un governo potrebbe aver bisogno dell'aiuto del partito estremista, anti-UE e anti-ucraino Konfederacja (Confederazione). Ecco spiegato perché il Pis si è spostato a destra, ha rotto l'alleanza con Kiev sulle armi, e sta bombardando il cancelliere tedesco Olaf Scholz con le accuse di interferire negli affari interni della Polonia. A Varsavia si vota tra 15 giorni. Le Europee sono tra 8 mesi. 

Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 14:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA