Taiwan tra Cina e Usa, minacce nucleari: portaerei atomiche per la prima volta insieme da 23 anni per rispondere a Pechino

In azione la 7a Flotta dell'Us Navy con navi francesi, canadesi e giapponesi. La navi di Pechino sparano veramente contro bersagli nelle acque contese

Martedì 13 Giugno 2023 di Paolo Ricci Bitti
Cina e Usa, minacce nucleari attorno a Taiwan: portaerei atomiche per la prima volta insieme da 23 anni per rispondere alle manovre navali cinesi

Il braccio di ferro fra Usa e Cina, che con opposte intenzioni poggiano i gomiti su Taiwan, diventa sempre più imponente: la marina militare di Pechino (People’s Liberation Army Navy o Plan) ha avviato una nuova serie di esercitazioni militari nel mar Cinese orientale a nord di Taiwan.

Non sono solo manovre: questa volta le acque che bagnano Taiwan e altre isole contese sono trasformate in poligoni con bersagli che vengono colpiti con proiettili di grosso calibro oppure con missili mare-mare o aria-mare. Boati che riecheggiano proprio quando gli Usa e i suoi alleati  Giappone, Francia e Canada stanno conducendo le loro manovre nel Pacifico occidentale. L'Amministrazione cinese per la sicurezza marittima ha emesso un avviso di zona vietata alla navigazione dalla tarda mattinata a metà pomeriggio su un'ampia area al largo della città di Taizhou, nella provincia di Zhejiang, «per esercitazioni di tiro dal vivo da navi da guerra». Mentre, secondo una nota, «altre operazioni» nella stessa zona si terranno fino a questa sera. Da entrambe la parti la consegna è di non cedere alle "provocazioni" anche se si alza sempre più l'asticella del rischio dato il crescente numero di uomini e mezzi in azione in quello specchio di oceano. 

LA MAPPA DEGLI ARCIPELAGHI CONTESI

Le manovre, in base ai riferimenti dati, si stanno tenendo vicino alle isole Dachen, che Taiwan controllava fino al 1955, quando furono evacuate dopo che altre isole vicine furono conquistate dalle forze cinesi a seguito di una sanguinosa battaglia. Taipei controlla, fino a quando la Cina lo consentirà in questo braccio di ferro, ancora le isole Matsu e Kinmen, distanti appena poche miglia dalla costa della provincia cinese del Fujian, alla conclusione della guerra civile che vide la sconfitta del governo della Repubblica di Cina ad opera delle truppe comuniste di Mao Zedong.

Le forze armate cinesi terranno ulteriori manovre in un'altra parte settentrionale del mar Cinese orientale fino al tardo pomeriggio di domani, ha aggiunto l'Agenzia per la sicurezza marittima. SI tratta di programmi che coincidono con le attività navali nel mar delle Filippine iniziate venerdì che coinvolgono Usa, Giappone, Canada e Francia, con due gruppi di attacco guidati dalle portaerei americane nucleari Uss Nimitz e Uss Ronald Reagan che operano congiuntamente per la prima volta dal giugno 2020, secondo una nota diffusa dalla Settima Flotta Usa. 

Il confronto fra Usa e Cina, segnato la settimana scorsa dalla clamorosa e del tutto irrituale manovra-provocazione del caccia "Suzhou" che ha tagliato la rotta all'incrociatore americano "Chung-Hoon" passando ad appena cento metri, continua anche nei cieli. 

Pechino ha inviato un aereo da guerra elettronica Shaanxi Y-9 (un quadrimotore turboelica che ricorda il C-130) sulle acque del Pacifico a est di Taiwan per raccoglie informazioni sulle navi di Stati Uniti, Giappone, Francia e Canada.

Questo mentre le portaerei statunitensi USS Nimitz e USS Ronald Reagan incrociavano al largo delle isole Ryukyu nel Mar delle Filippine. Le isole separano il Mar Cinese Orientale dal Mar delle Filippine e costellano il Pacifico occidentale tra il Giappone e Taiwan, che la Cina rivendica come sue acque nazionali.

Secondo una nota dell'Us Navy, le navi di Giappone, Francia e Canada si sono unite a due gruppi di attacco delle portaerei della Marina degli Stati Uniti per operare come forza unificata nel Mar delle Filippine, il 9 giugno.

Le portaerei USS Nimitz (CVN 68) e USS Ronald Reagan (CVN 76) operano insieme come non avveniva dal 2020 e manovrano con il cacciatorpediniere per elicotteri JS Izumo (DDH 183) della Japan Maritime Self-Defense Force e con unità di superficie provenienti da Canada e Francia.

L'esercitazione integrata in mare ha riunito più di 12.000 marinai provenienti da tutte e quattro le nazioni  e sostiene l'esercitazione globale su larga scala (LSGE) 23 del comando Indo-Pacifico degli Stati Uniti.

"La credibilità di una forza d'attacco di portaerei integrata è il più grande deterrente della Marina degli Stati Uniti per coloro che minacciano l'ordine basato sulle regole internazionali", ha affermato il contrammiraglio Jennifer Couture,  a bordo della USS Nimitz. "Insieme ai nostri alleati e partner, stiamo dimostrando la nostra capacità di integrarci perfettamente in tutti i domini, la nostra prontezza a rispondere a qualsiasi evenienza e il nostro impegno a sostenere la libertà di navigazione e sorvolo nella regione indo-pacifica".

La forza combinata ha condotto operazioni di volo e scenari di esercitazioni di difesa aerea, nonché attacchi simulati contro obiettivi marittimi. Altre navi della partnership includevano la USS Antietam (CG 54), la FS Lorraine (D 657) della Marina francese (Marine Nationale) e la fregata HMCS Montreal (FFH 336) della Royal Canadian Navy.

La 7a flotta degli Stati Uniti è la più grande flotta schierata della Marina degli Stati Uniti.

Le portaerei Usa

La Nimitz e la Reagan hanno 5000 uomini di equipaggio e imbarcano oltre ottanta velivoli. Si tratta delle più grandi e pesanti (100mila tonnellate) nave militari della storia. Il ponte di volo è lungo 330 metri ed è largo fino a 78. Le eliche sono spinte da motoria a vapore alimentati da 2 reattori nucleari A4W

Ultimo aggiornamento: 14 Giugno, 08:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA