Incendio discoteche Murcia, distrutti tre locali: 13 morti. Trappola in pista: un corto circuito all'origine del rogo

Dramma in Spagna, diverse le persone intossicate

Domenica 1 Ottobre 2023 di Mauro Evangelisti
Incendio discoteca Murcia, tredici ragazzi morti. Il locale andò in fiamme anche nel 2009

«Mami, la amo, vamos a morir. Mami, la amo». Mamma ti voglio bene, stiamo per morire. Sono le 6.06 del mattino quando una ragazza di 28 anni invia questo drammatico messaggio vocale su Whatsapp alla madre. Attorno a lei si stanno alzando il fumo e le fiamme, si sono spente le luci, quella che prima era una discoteca che, anche a quell’ora, era vibrante di musica, luci, persone che ballavano, diventa una trappola. Mentre la ragazza registra il messaggio di addio, attorno si sentono altri che urlano: «Accendete le luci». «Mia figlia ha capito che non sarebbe riuscita a fuggire» scuote la testa il padre, Jairo, parlando con i giornalisti fuori dalla discoteca di Murcia dove sono già stati recuperati tredici cadaveri. «Non ci dicono niente, non sappiamo se c’è anche lei tra i morti, era venuta con il fidanzato». Il rogo di tre locali notturni in Spagna lascia un bilancio di dolore e domande.

Tredici le vittime accertate, sedici i dispersi, quattro i feriti. Dei tredici corpi ritrovati, carbonizzati, solo tre sono stati identificati, per gli altri dieci sarà necessario il test del Dna. Questo fa dire al sindaco di Murcia, Josè Ballesta: «Tenendo conto dei tredici corpi e dei sedici mancanti all’appello, penso che i dispersi reali siano tre».

ALL’ALBA
Murcia, sud est della Spagna. Quartiere di Atalayas, trenta minuti a piedi dal centro. C’è una zona destinata alla vita notturna, una sequela di vecchi edifici trasformati in locali. Si chiamano Fonda Milagros, Teatre e Golden. Le fiamme ieri mattina si sono sviluppate nel secondo piano del primo club, colombiano e frequentato soprattutto dalla comunità latina. Poi hanno interessato anche gli altri due vicini. Le vittime, secondo le autorità, erano tutte nella Fonda, in particolare nel gruppo di nicaraguensi che occupava il “box 18 Vip” del secondo piano dove si festeggiava il compleanno di Eric, 30 anni, morto insieme alla fidanzata, alla madre e ad alcuni familiari. Nonostante fosse già mattino c’erano ancora centinaia di clienti quando probabilmente un corto circuito ha causato le fiamme. I vigili del fuoco hanno precisato: «Sulle cause ancora ci sono indagini in corso», mentre il sindaco ha aggiunto: «Se sono state violate delle norme, faremo giustizia». A Murcia sono stati proclamati tre giorni di lutto cittadino, in molti ricordano che il Teatre, una delle tre discoteche coinvolte, era già stata evacuata nel 2009 perché un altro incendio era stato causato da un corto circuito. Ma cosa sia successo ieri, come sia stato possibile che chi era al primo piano si sia ritrovato in trappola e come mai non sia stato possibile lasciare il locale in tempo per salvarsi la vita è ancora tutto da chiarire.

 

LA TRAPPOLA
Ripartiamo allora dal secondo piano della Fonda Milagros. Poco prima dell’incendio sui social vengono condivisi molti video. Musica latina, giovani e meno giovani che ballano, altri seduti ai tavoli che brindano, luci scintillanti. Quello che succede dalle 6 in poi è lasciato invece alle testimonianze: si comincia a sentire odore di fumo, qualcuno avverte il servizio d’ordine, altri si spaventano e si allontanano, ma inizialmente sembra una situazione gestibile. Si alzano le sirene dell’allarme anti incendio, ma si spengono tutte le luci e questo aggrava il pericolo. Si sentono urla. Chi è al piano terra può uscire, chi è sopra ma è vicino alle scale scende giù, magari illuminando il percorso con la torcia dei cellulari. In tanti però restano intrappolati sopra, a un certo punto gli uomini della security non lasciano risalire le scale a chi vorrebbe andare a salvare gli amici nella zona da cui la ragazza di 28 ha inviato il messaggio audio in cui dice alla madre che le vuole bene. Crolla il soffitto, le fiamme e soprattutto il fumo raggiunge anche le altre due discoteche attigue. Anche il Teatre è distrutto, verrà spiegato che non ci sono stati morti, anche se i vigili del fuoco non possono escludere che anche lì potranno essere trovati cadaveri.

Video

Le ricerche sono complicate perché c’è il rischio di crolli. Spiegano subito dopo l’allarme dai servizi di emergenza della Regione di Murcia: «Sono andate sul posto diverse squadre dei vigili del fuoco di Murcia che stanno cercando di spegnere l’incendio e che hanno richiesto l’intervento dell’elicottero della Direzione generale della Sicurezza ed Emergenze». Fuori ci sono i parenti che aspettano. Poi vengono portati in un centro sportivo, ma per dare un nome e cognome a gran parte dei cadaveri servirà il test del Dna. A Murcia c’è anche una folta comunità di italiani, formata da studenti dell’Erasmus e persone che lavorano nel settore della ristorazione, ma difficilmente frequentano quest’area, preferiscono i locali del centro storico.

Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 09:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA