Le domande che non si aspettava, incalzanti, dirette, scomode. Una giornalista ha dato voce a chi sotto le bombe, mentre ognuno piange i suoi morti, si chiede il perché di tanta crudeltà. Ma anche a quanti dall'altra parte del mondo s'interrogano su una guerra spietata. Uno dei leader di Hamas, Khaled Mashal, è stato intervistato da Rasha Nabil, giornalista e conduttrice dell'emittente di Al Arabiya, emittente televisiva degli Emirati che ha sede a Dubai.
Rasha Nabil non ha fatto giri di parole, spiazzando, pressando, alla fine anche innervosendo, il suo interlocutore. «Il vostro attacco è stato una dichiarazione di guerra e molta gente si domanda come vi aspettavate che avrebbe reagito Israele? Avete preso questa decisione da soli?», l'esordio. Mashal le ha risposto che Hamas è «ben consapevole delle conseguenze» dell'attacco contro Israele ma elogia le Brigate al-Qassam (l'ala militare di Hamas) per «aver colto di sorpresa il nemico», con un attacco «ingegnoso» avvenuto «nel contesto di una legittima resistenza su cui il nostro popolo si è accordato».
LA REPLICA
La replica imbarazzata del leader di Hamas è che l'organizzazione «concentra la sua resistenza sulle forze di occupazione e sui soldati» che «eventuali accuse di misfatti sono "fabbricazioni" di Netanyahu e che in ogni guerra ci sono vittime civili, ma Hamas non è responsabile per loro». Un'intervista serrata, Nabil, incalza
. «Cara sorella, mi perdoni - annaspa il leader di Hamas rivolgendosi alla giornalista araba - le nazioni non si liberano facilmente. I russi sacrificarono 30 milioni di persone durante la Seconda Guerra Mondiale, per liberarle dall'attacco di Hitler...» , poi si dilunga in un elenco di stragi perpetrate nella storia. Alla domanda sugli ostaggi in mano ad Hamas, dirà che «non sono ostaggi ma prigionieri» e che «Israele ha rilasciato oltre mille palestinesi in cambio del soldato dell'Idf Gilad Shalit, ora Hamas tiene prigionieri dozzine di soldati e ufficiali israeliani, quindi tutte le migliaia di prigionieri detenuti da Israele, di ogni fazione, saranno rilasciati».