Rasha, domande senza paura imbarazzano il leader terrorista di Hamas: «Dopo ciò che avete fatto come potete chiedere aiuto?»

Rasha Nabil non ha fatto giri di parole, spiazzando, pressando, alla fine anche innervosendo, il suo interlocutore

Domenica 22 Ottobre 2023 di Raffaella Troili
Rasha, domande senza paura imbarazzano il leader terrorista di Hamas: «Dopo ciò che avete fatto come potete chiedere aiuto?»

Le domande che non si aspettava, incalzanti, dirette, scomode. Una giornalista ha dato voce a chi sotto le bombe, mentre ognuno piange i suoi morti, si chiede il perché di tanta crudeltà. Ma anche a quanti dall'altra parte del mondo s'interrogano su una guerra spietata. Uno dei leader di Hamas, Khaled Mashal, è stato intervistato da Rasha Nabil, giornalista e conduttrice dell'emittente di Al Arabiya, emittente televisiva degli Emirati che ha sede a Dubai.

Rasha Nabil non ha fatto giri di parole, spiazzando, pressando, alla fine anche innervosendo, il suo interlocutore. «Il vostro attacco è stato una dichiarazione di guerra e molta gente si domanda come vi aspettavate che avrebbe reagito Israele? Avete preso questa decisione da soli?», l'esordio. Mashal le ha risposto che Hamas è «ben consapevole delle conseguenze» dell'attacco contro Israele ma elogia le Brigate al-Qassam (l'ala militare di Hamas) per «aver colto di sorpresa il nemico», con un attacco «ingegnoso» avvenuto «nel contesto di una legittima resistenza su cui il nostro popolo si è accordato».

Ma Nabil lo interrompe: «Lei parla di resistenza legittima, però quello che gli occidentali hanno visto in tv è stata la violenza di Hamas contro i civili israeliani. E ora Hamas viene paragonata all'Isis». Non solo: «Come potete chiedere all'Occidente supporto alla causa palestinese, quando è evidente quello che ha fatto Hamas ai civili israeliani? Sa che Israele ha ottenuto molto supporto grazie a queste scene? Vi scuserete per quello che avete fatto ai civili israeliani?».

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LA REPLICA

La replica imbarazzata del leader di Hamas è che l'organizzazione «concentra la sua resistenza sulle forze di occupazione e sui soldati» che «eventuali accuse di misfatti sono "fabbricazioni" di Netanyahu e che in ogni guerra ci sono vittime civili, ma Hamas non è responsabile per loro». Un'intervista serrata, Nabil, incalza

. «Cara sorella, mi perdoni - annaspa il leader di Hamas rivolgendosi alla giornalista araba - le nazioni non si liberano facilmente. I russi sacrificarono 30 milioni di persone durante la Seconda Guerra Mondiale, per liberarle dall'attacco di Hitler...» , poi si dilunga in un elenco di stragi perpetrate nella storia. Alla domanda sugli ostaggi in mano ad Hamas, dirà che «non sono ostaggi ma prigionieri» e che «Israele ha rilasciato oltre mille palestinesi in cambio del soldato dell'Idf Gilad Shalit, ora Hamas tiene prigionieri dozzine di soldati e ufficiali israeliani, quindi tutte le migliaia di prigionieri detenuti da Israele, di ogni fazione, saranno rilasciati».

Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 07:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA