Ucraina, missili “intelligenti” a lunga gittata, le armi fornite dagli Usa scatenano l'ira della Russia: «Minaccia per Mosca»

"Sempre più forte il convolgimento degli Stati Uniti". Ma gli Usa limitano la potenza e la gittata dei sistemi donati agli ucraini

Giovedì 23 Novembre 2023 di Marta Giusti
Ucraina, le nuove armi fornite dagli Usa potrebbero infrangere la «linea rossa» fissata da Putin: «Minaccia per Mosca»

Altri 100 milioni di aiuti militari dagli Usa all’Ucraina. L’annuncio è arrivato, tre giorni fa, dal segretario alla Difesa americano Lloyd Austin nella sua visita a sorpresa a Kiev.

Il pacchetto comprende missili Manpads per la difesa aerea, sistemi M142 Himars, munizioni aggiuntive per Himars, munizioni di artiglieria da 155 mm e 105 mm, armi anticarro Javelin, missili anti tank Tow e At-4, munizioni da demolizione, più di tre milioni di munizioni per armi leggere, munizioni anti uomo Claymore configurate per rispettare la Convenzione di Ottawa. Nonché pezzi di ricambio, apparecchiature ausiliarie, attrezzature per la stagione fredda, servizi, formazione e trasporti.

La modifica

Il nuovo sistema missilistico di artiglieria ad alta mobilità (Himars) potrebbe tuttavia includere una modifica che oltrepassa la «linea rossa» fissata dal capo del Cremlino Vladimir Putin. Si tratterebbe cioè di uno spiegamento sul territorio ucraino di sistemi missilistici che possono mettere a rischio la sicurezza della Federazione, in grado di raggiungere i centri di comando russi in una manciata di minuti. «In presenza di determinati sistemi di lancio in territorio ucraino, «il tempo di volo su Mosca sarebbe di 7-10 minuti, cinque in caso di un missile ipersonico. Ditemi, cosa dovremmo fare in questo caso? Dovremmo creare qualcosa di simile nei confronti di chi ci minaccia in quel modo. Siamo in grado di farlo», aveva avvertito Putin già due anni fa. «Creare rischi simili in Ucraina sarebbe una linea rossa per noi - ha rimarcato - Ma spero che non arriveremo a quel punto. Spero che prevalga il buon senso, la responsabilità per entrambi i nostri Paesi e per la comunità mondiale».

 

Lungo raggio

La nota diramata dal Dipartimento della Difesa Usa spiega che gli aiuti contribuiranno a fornire all’Ucraina «le capacità di cui ha bisogno ora per difendersi e scoraggiare l’aggressione russa in futuro», definendo la mossa «un investimento intelligente». Un rapporto di Militarnyi, come riporta Newsweek, ipotizza però che uno degli Himars inviati potrebbe includere una «modifica unica» che consentirebbe all’esercito di Kiev di sparare con armi a lungo raggio. E il governo di Putin ha ripetutamente messo in guardia gli Stati Uniti e i suoi alleati dal fornire dotazioni di questo tipo all’Ucraina.

Le armi di fabbricazione Usa che potrebbero essere lanciate con un Himars modificato per uso a lungo raggio, secondo Militarnyi, includono bombe di piccolo diametro lanciate a terra (Glsdb) e missili a lungo raggio destinati ai sistemi missilistici tattici dell’esercito (Atacms) che utilizzano tecnologia “intelligente” di ultima generazione. Un anno fa la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova aveva messo in guardia: «Se Washington decidesse di fornire a Kiev missili a lungo raggio, oltrepasserebbe la linea rossa e diventerebbe una parte diretta del conflitto». Messaggio recepito dalla Casa Bianca. A dicembre 2022, ha scritto il Wall Street Journal citando fonti governative, gli Stati Uniti hanno modificato i lanciamissili Himars destinati all’Ucraina per evitare che potessero essere usati per colpire obiettivi in territorio russo.

Precauzione ritenuta necessaria dall’amministrazione del presidente Joe Biden per ridurre il rischio di allargare il conflitto in corso. E infatti i missili sono stati utilizzati per colpire depositi di armi, centri di comando e altri obiettivi sensibili delle forze russe in territorio ucraino, benché gli Himars siano in grado di lanciare missili più potenti come gli Atacms, che hanno una gittata di oltre 300 chilometri. Biden, ha rivelato il Wall Street Journal, ha dato ordine al Pentagono di elaborare le batterie destinate all’Ucraina per impedire tale opzione, segnale dell’intenzione di Washington di bilanciare il proprio sostegno militare a favore di Kiev per scongiurare il rischio di un’escalation con Mosca. Ma anche del fatto che considerasse con apprensione l’eventualità che l’Ucraina non mantenesse la propria promessa di non colpire il territorio russo con armi statunitensi. Ora questa cautela sarebbe messa a rischio dall’invio del nuovo Himars.

Tensioni

Quest’anno gli Stati Uniti hanno già consegnato all’esercito di Volodymyr Zelensky Glsdb e Atacms, mentre gli alleati hanno superato la cosiddetta «linea rossa». Nonostante ciò la Russia non ha dato seguito alle sue intimidazioni. A gennaio, il giorno dopo l’annuncio degli Usa dell’invio di Glsdb a Kiev, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov aveva affermato che quelle armi – potenzialmente in grado di colpire obiettivi in territorio russo – erano «estremamente pericolose» e avrebbero portato «il conflitto a una dimensione completamente nuova». La tensione ha registrato un ulteriore aumento a maggio, quando il governo britannico ha comunicato che avrebbe inviato all’Ucraina missili a lungo raggio Storm shadow.

La replica di Peskov è stata drastica: ha sottolineato che il Cremlino registra lo sviluppo «in modo molto negativo» e ha minacciato «una risposta rilevante da parte delle nostre forze armate». Gli Stati Uniti hanno accettato di fornire all’Ucraina l’Atacms a settembre: ha una portata massima di oltre 180 miglia, tuttavia la variante inviata sarebbe dotata di munizioni a grappolo limitate a una portata di 100 miglia. Putin ha ribadito che i sistemi rappresentano «un ulteriore pericolo» per la Russia, pur insistendo sulle capacità di reazione dell’esercito di Mosca «in grado di respingere» gli attacchi. Ha anche avvertito che gli Stati Uniti hanno commesso «un errore», perché «hanno prolungato l’agonia dell’Ucraina». Non solo: «L’errore di natura più ampia è che gli Usa sono sempre più direttamente coinvolti in questo conflitto».

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