Ancora un generale russo morto in Ucraina, il nono dall'inizio della guerra, segno delle enormi difficoltà che Putin sta riscontrando. L'ultimo a cadere è il tenente colonnello Georgy Petrunin, erede di una famiglia che per sette generazioni ha servito negli eserciti zarista, sovietico e russo.
La mattanza di Bucha
Il colonnello dovrebbe essere sepolto martedì a Volgograd. La notizia arriva mentre Putin si prepara a inviare migliaia di nuovi coscritti inesperti, per combattere in Ucraina («ma non in zone calde», ha fatto sapere il Cremlino) mentre la sua invasione continua a bloccarsi, credono i funzionari occidentali.
La Russia ha firmato circa 130.000 nuovi coscritti nel suo esercito, segno che l'intenzione è continuare la "missione speciale" in Ucraina. L'esercito di Zelensky continua a tenere botta, nonostante i massacri come quello di Bucha o Mariupol, dove la situazione potrebbe essere addirittura peggiore di quella raccontata nelle ultime ore, sulla città a pochi chilometri da Kiev.