Gaza, cosa accade nella città sotto assedio. Dalle 14 niente cibo, corrente e acqua. Israele promette: «Sarà rasa al suolo»

La centrale elettrica smetterà di funzionare completamente a causa dell'esaurimento della quantità di carburante

Mercoledì 11 Ottobre 2023 di Marta Giusti
Gaza, cosa accade nella città sotto assedio. Dalle 14 niente cibo, corrente e acqua. Israele promette: «Sarà rasa al suolo»

Gaza è ormai una città fantasma. La notte è passata sotto il suono dei missili israeliani, si cammina sopra cumuli di macerie, palazzi ridotti in cenere. Attorno solo morte e distruzione. Impossibile fuggire. L'assedio totale promesso da Israele è iniziato. Alle 14 ora locale (le 13 in Italia) la città resterà senza corrente elettrica. Niente più cibo, acqua, corrente. «La centrale elettrica smetterà di funzionare completamente a causa dell'esaurimento della quantità di carburante», ha dichiarato Jalal Ismail, dell'Autorità per l'energia di Gaza. Dopo l'attacco di sabato in Israele di Hamas (che controlla la Striscia), il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha annunciato  «un assedio totale» all'enclave palestinese, interrompendo la fornitura di gas, acqua e carburante. «Gaza - promette l'esercito israeliano - sarà rasa al suolo».

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La situazione negli ospedali

Gli ospedali di Gaza sono sopraffatti e soffrono di carenza di farmaci, forniture mediche ed elettricità, ha avvertito Medici Senza Frontiere (Msf), in una crisi umanitaria che si sta rapidamente diffondendo nell'enclave palestinese sotto il bombardamento israeliano. Avril Benoît, direttore esecutivo di Msf-Usa, ha affermato che «alcuni ospedali hanno carburante sufficiente per non più di quattro giorni». Una clinica di Msf a Gaza City è stata danneggiata» da un'esplosione lunedì, ma è ancora operativa. Un'infermiera e l'autista di un'ambulanza sono rimasti uccisi negli attacchi e molti altri sono rimasti feriti. Il 60 per cento dei feriti a Gaza è costituito da bambini e anziani.

Lo riferisce il ministero della Sanità della Striscia.

 

I racconti

Samah, opetarice umanitaria di ActonAid a Gaza, si è rifugiata a casa di sua madre, insiema alla figlia di 15 anni e al figlio di 13. Le bombe cadono pericolosamente vicino a loro giorno e notte. «Non possiamo dormire di notte e non possiamo riposare di giorno. La mia famiglia ha fatto scorta di cibo e acqua prima di mettersi al riparo, con gli scaffali già quasi vuoti. Ma non possono uscire a fare rifornimenti, per paura di essere presi di mira o di essere coinvolti nei bombardamenti. Penso ai miei figli. Penso se domani saremo vivi o no». 

L'attacco senza precedenti

Nelle prime ore di oggi (mercoledì 11 ottobre), le forze israeliane hanno condotto 250 attacchi aerei sulle parti settentrionali e orientali della Striscia di Gaza per aprire la strada a una massiccia operazione di terra. Mentre continuano a risuonare le sirene di allarme nel sud di Israele per il lancio di razzi, Israele sta colpendo nella Striscia su «scala senza precedenti». Lo ha detto il generale Omer Tishler capo di staff dell'aviazione militare israeliana. «Stiamo attaccando la Striscia» con questa modalità «perché quello che accade qui è qualcosa che non è mai accaduto prima. C'è un nemico che tira razzi e attacca la popolazione civile». 

«Gaza diventerà una “tendopoli”», ha promesso un funzionario della difesa israeliano, promettendo di radere al suolo ogni edificio come vendetta per gli attacchi terroristici di Hamas del fine settimana. Il  portavoce delle Forze di difesa israeliane (IDF) Jonathan Conricus ha detto che l'organizzazione sta inviando «fanteria, soldati corazzati, corpi di artiglieria" e 300.000 riservisti "vicino alla Striscia di Gaza per eseguire la missione che ci è stata affidata dal governo israeliano. Questo per garantire che Hamas, alla fine di questa guerra, non avrà alcuna capacità militare con cui minacciare o uccidere i civili israeliani».

Lo scontro a fuoco con Hamas

Nel frattempo, questa mattina, le forze della guardia di frontiera sono impegnate in uno scontro a fuoco con i terroristi di Hamas nella città meridionale di Sderot, tre giorni dopo che il gruppo militante palestinese ha lanciato i suoi attacchi a sorpresa contro lo Stato ebraico. Lo scontro a fuoco è scoppiato ieri sera alle 18, mentre le forze israeliane continuavano la loro operazione di "rastrellamento" nel sud del paese. Mercoledì mattina una serie di razzi provenienti da Gaza hanno colpito anche Sderot, ferendo almeno un civile e danneggiando cinque edifici. Altrove, le truppe dell'IDF sostenute da elicotteri e droni hanno anche combattuto aspri scontri a fuoco con un altro contingente di Hamas nella città israeliana meridionale di Ashkelon martedì scorso, poche ore dopo che il territorio era stato colpito da un attacco missilistico di Hamas. E tre soldati israeliani sono stati uccisi in uno scontro con "infiltrati terroristici" nel nord, alla frontiera con il Libano, dove combattenti palestinesi della Jihad islamica ed elementi degli Hezbollah libanesi avevano lanciato una serie di attacchi.

Le vittime 


In Israele, il bilancio delle vittime da parte dei militanti di Hamas è salito a 1.200, rendendo l'attacco il più grave nei 75 anni di storia del paese, mentre funzionari di Gaza hanno riferito che più di 900 persone sono state uccise. Un obiettivo chiave era il quartiere di al-Furqan - così chiamato in onore di una moschea nella zona - che secondo i funzionari della difesa è un "nido del terrore" utilizzato da Hamas per lanciare attacchi contro Israele. Hamas ha detto che due dei suoi alti funzionari sono stati uccisi, mentre l'esercito israeliano ha detto che sono stati ritrovati i corpi di circa 1.500 infiltrati di Hamas. Aree di Gaza sono già state ridotte in macerie, come mostrano le foto emerse martedì. Yoav Gallant, il ministro della Difesa israeliano, ha affermato di aver "allentato ogni restrizione" sulle truppe nella loro lotta contro Hamas. «Hamas voleva un cambiamento e lo otterrà. Ciò che c'era a Gaza non ci sarà più", ha detto, parlando ai soldati vicino alla recinzione di Gaza. «Abbiamo iniziato l'offensiva aerea, poi arriveremo anche da terra. Controlliamo l'area dal secondo giorno e siamo all'offensiva. Non farà altro che intensificarsi». Gallant ha promesso di non mostrare pietà verso i terroristi. «Chiunque venga a decapitare, uccidere donne, sopravvissuti all'Olocausto, lo elimineremo all'apice del nostro potere e senza compromessi».

Ultimo aggiornamento: 20:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA