Droni marini Houthi nel Mar Rosso, cosa sono gli Usv che minacciano le portaerei americane. La strategia dei ribelli

Dalla scorsa settimana gli Stati Uniti sono impegnati in attacchi di "autodifesa" contro le navi di superficie senza pilota (usv) e i missili da crociera mobili antinave lanciati dai ribelli yemeniti

Sabato 17 Febbraio 2024 di Silvia Sfregola
Droni marini Houthi nel Mar Rosso, cosa sono gli Usv che minacciano le portaerei americane. La strategia dei ribelli

Mentre l’amministrazione del presidente americano Joe Biden non riesce a ottenere un cessate il fuoco da parte degli israeliani, si infiamma il Mar Rosso dove gli Houthi, ribelli sciiti e proxy dell'Iran in Yemen schierati a fianco dei terroristi palestinesi, continuano le operazioni di blocco navale per sostenere Hamas e colpire Israele e gli Stati Uniti.

I droni marini utilizzati anche dagli Houthi 

Gli Houthi hanno iniziato a sparare contro le navi militari e commerciali statunitensi dopo un’esplosione avvenuta nell’ospedale Al-Ahli di Gaza a ottobre scorso, pochi giorni dopo lo scoppio della guerra tra Israele e Hamas.

Nel corso delle settimane i ribelli hanno ribadito più volte che avrebbero continuato a sparare sulle navi in ​​transito nella regione finché Israele non avesse cessato le sue operazioni militari all'interno di Gaza. Quattro mesi dopo i combattimenti sono solo aumentati.

A partire da mercoledì, il gruppo d'attacco della portaerei - che comprende l'incrociatore Uss Philippine Sea, i cacciatorpediniere Uss Mason e Gravely e altre risorse della Marina americana nella regione, inclusi i cacciatorpediniere Uss Laboon e Uss Carney - ha condotto più di 95 intercettazioni di droni, missili balistici antinave e missili da crociera antinave e ha effettuato più di 240 attacchi di autodifesa su più di 50 obiettivi Houthi. I droni marini “Usv” (Unmanned Surface Vessel) sono stati utilizzati per la prima volta contro navi militari e commerciali statunitensi nel Mar Rosso il 4 gennaio scorso. Nelle settimane successive, la Marina ha dovuto intercettare e distruggere diversi Usv. 

 

«Si tratta più di una minaccia sconosciuta sulla quale non abbiamo molte informazioni, che potrebbe essere estremamente letale: una nave di superficie senza equipaggio», ha affermato il contrammiraglio Marc Miguez, comandante del Carrier Strike Group Two, di cui fa parte la portaerei Eisenhower. «Gli Houthi hanno ovviamente dei modi per controllarli proprio come fanno con i veicoli aerei senza pilota», ha spiegato Miguez. «Il Comando Centrale degli Stati Uniti - scrive l'agenzia internazionale “The Associated Press” - ha riferito che giovedì scorso il gruppo d’attacco aveva intercettato e distrutto altri sette missili da crociera antinave e un altro Usv esplosivo pronto a essere lanciato contro navi nel Mar Rosso. Una nave commerciale nel Golfo di Aden ha segnalato un sospetto attacco Houthi e l'equipaggio ha potuto continuare il viaggio in sicurezza dopo un'esplosione. Il portavoce militare, il generale Yahya Saria ha successivamente rivendicato l'attacco, affermando senza prove che i missili dei ribelli avevano colpito la nave portarinfuse battente bandiera delle Barbados Lycavitos, di proprietà della società britannica Helikon Shipping». 

La guerra commerciale degli Houthi

Il gruppo yemenita filo-iraniano controlla lo strategico stretto di Ba el Mandeb tra la costa dello Yemen e quella di Gibuti, attraverso cui transita quasi il 12% del traffico marittimo mondiale. Uno snodo fondamentale del commercio internazionale che gli Houthi, forti della loro posizione strategica, stanno cercando di sconvolgere. Anche se la loro iniziativa potrebbe scatenare una reazione offensiva da parte dell'America e dei loro alleati. Gli Houthi stanno mettendo in pericolo una delle arterie più importanti del sistema marittimo mondiale, il Mar Rosso. Il 40% del commercio Asia-Europa transita da qua. Il 12% del petrolio trasportato via mare e l’8% del gas naturale liquefatto transitano attraverso il Canale di Suez nel Mar Rosso. Qualunque interruzione prolungata potrebbe causare enormi costi per l’intera economia globale.

Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 19:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA