Covid, Londra è zona rossa da oggi. Già fatte quasi 140mila vaccinazioni

Mercoledì 16 Dicembre 2020
Covid, a Londra scattano le nuove restrizioni, ma è polemica. «Seguire l'esempio dell'Italia»

Dalla mezzanotte ora locale Londra è passata al livello più alto delle restrizioni anti-coronavirus, infliggendo un altro duro colpo ai locali e alla cultura prima di Natale.

Con il passaggio della capitale britannica alla "Fase 3" teatri, pub e ristoranti dovranno chiudere, anche se sarà ancora consentito vendere e consumare cibo da asporto. Da oggi i residenti non potranno socializzare in casa con nessuno che non sia della famiglia o della "bolla di sostegno", ma ci si potrà incontrare all'esterno in gruppi fino a sei.

Il segretario alla Sanità, Matt Hancock, ha sottolineato nei giorni scorsi che Londra ha visto un «forte aumento» dei contagi quotidiani e dei ricoveri ospedalieri. «Questa azione è assolutamente essenziale, non solo per mantenere le persone al sicuro, ma perché abbiamo visto che un'azione tempestiva può prevenire ulteriori danni e problemi a lungo termine in seguito», ha detto al parlamento. Nel livello 3, i negozi essenziali e i parrucchieri possono ancora rimanere aperti, così come le scuole ma non i luoghi di intrattenimento al coperto.

Ipotesi allentamento a Natale, ma è polemica: «Fare come l'Italia»

Durante le feste il governo vorrebbe allentare le misure per cinque giorni consentendo spostamenti e incontri fino a un massimo di tre nuclei familiari, ma gli esperti premono affinchè ciò non accada. Il British Medical Journal (BMJ) e l'Health Service Journal (HSJ) hanno avvertito che il piano potrebbe portare al collasso la sanità pubblica. «Crediamo che il governo stia per commettere un altro grave errore che costerà molte vite», hanno scritto il BMJ e HSJ in un editoriale congiunto, il secondo in un secolo. «Piuttosto che revocare le restrizioni durante il Natale come attualmente previsto, il Regno Unito dovrebbe seguire gli esempi più cauti di Germania, Italia e Paesi Bassi», hanno affermato.

Quasi 140mila vaccinazione già fatte

Sono quasi 140.000 i vaccini anti Covid somministrati in una settimana nel Regno Unito, primo Paese al mondo ad aver dato il via libera al prototipo Pfizer/BioNTech. Lo ha annunciato oggi Nadhim Zahawi, il viceministro incaricato ad hoc dal governo Tory di Boris Johnson di sovrintendere al programma di vaccinazioni, precisando che 108.000 persone - a partire da anziani e operatori sanitari, indicati come prioritari in questa fase 1 - hanno ricevuto la prima dose in Inghilterra (che conta circa 55 milioni dei 66.5 milioni di abitanti del Regno), 18.000 in Scozia, quasi 8000 in Galles e circa 4000 in Irlanda del Nord.

Ultimo aggiornamento: 11:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA