A Chernobyl i russi che hanno occupato la centrale nucleare hanno rubato delle sostanze radioattive dai laboratori di ricerca. Sostanze che però potrebbero potenzialmente ucciderli, perché letali. L'allarme arriva dall'Agenzia statale ucraina per la gestione della zona di esclusione, citata dalla Bbc.
Nella Foresta rossa radiazioni oltre la norma
Nella Foresta Rossa, nella zona di esclusione della centrale nucleare ucraina di Chernobyl, dove i militari russi hanno scavato trincee e cercato di costruire fortificazioni, «sono stati registrati livelli anormalmente elevati di radiazioni». Lo riferisce su Telegram la società statale ucraina per l'energia nucleare Energoatom, il cui capo Petro Kotin insieme agli specialisti della Compagnia ha visitato una delle aree della foresta. L'indice di radiazione esterna «è 10-15 volte superiore al normale», spiega Energoatom, aggiungendo che «uno degli indicatori che forma la radiazione interna ricevuta dagli occupanti dalla superficie del suolo (contaminazione Beta)», risulta «160 volte superiore alla norma». Un altro fattore di radiazione interna è l'inquinamento alfa, che si forma a seguito di frammenti di combustibile nucleare irradiato, muratura di grafite, ecc. sparsi in questa parte della Foresta Rossa: «Questi frammenti si trovano ora a una profondità di 40-80 cm; gli occupanti hanno scavato più in profondità. Quando ingerito, questo tipo di radiazione è decine e centinaia di volte più potente delle radiazioni gamma e beta», afferma Energoatom, concludendo che tutti i soldati russi che sono stati nella Foresta Rossa e hanno scavato «per quasi 30 giorni, dovranno affrontare malattie da radiazioni di varia gravità».