Cessate il fuoco e valico di Rafah, cosa sta succedendo davvero? Tra Israele e Hamas «non c'è nessuna tregua»

Lunedì 16 Ottobre 2023
Valico di Rafah e cessate il fuoco, cosa sta succedendo davvero? Tra Israele e Hamas «non c'è nessuna tregua»

L’annuncio è arrivato questa mattina poco prima delle nove e mezza. «Il valico di Rafah tra Gaza ed Egitto è stato aperto», hanno annunciato fonti locali, aggiungendo che erano in corso i preparativi logistici per introdurre nella Striscia aiuti umanitari e per consentire l’uscita di cittadini stranieri e di palestinesi con doppia nazionalità.

Nelle ultime ore, inoltre, sul versante egiziano sono stati rimossi gli sbarramenti che ostruivano il valico e la Mezzaluna rossa di Gaza, equivalente locale della Croce Rossa, ha precisato che gli aiuti includono medicinali, coperte, materassi e scorte di acqua potabile.

Nessuno entra, nessuno esce

Ma a metà pomeriggio nessuna persona ancora usciva e nemmeno un camion entrava da Rafah. Funzionari del governo americano sono a Ismailia, «il più vicino possibile» al confine tra Egitto e Gaza «per quanto le condizioni permettono», dicono fonti americane, spiegando che «si sta cercando» di arrivare al valico sul lato egiziano, ma «dal Cairo ci hanno detto che consistenti minacce alla sicurezza lo impediscono».

 

Accordo

La situazione è fluida, l’incertezza rende azzardata qualsiasi previsione. «Al momento Rafah è ancora chiuso. Speriamo, dico speriamo, che più tardi nella giornata possa essere aperto per qualche ora», afferma il portavoce del consiglio di Sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby. Dal valico gli Stati Uniti sperano di far uscire i cittadini americani, tra 500 e 600, che si trovano a Gaza. «Ripeto, dobbiamo solo aspettare e vedere quello che succede», aggiunge Kirby intervistato dalla Cnn, ricordando che si sono rivelate vane anche le speranze che il valico si potesse aprire nel weekend. «Continuiamo a lavorare su questo nel modo più inteso», conclude.

Il cessate il fuoco

Secondo l’agenzia di stampa Reuters, citando fonti della sicurezza del Cairo, Egitto, Israele e Usa hanno concordato un cessate il fuoco nel sud di Gaza a partire dalle otto italiane di stamane in concomitanza con la riapertura del valico di frontiera, specificando che il cessate il fuoco sarebbe durato per diverse ore. Rafah, che si trova al confine tra la penisola egiziana del Sinai e la striscia di Gaza governata da Hamas, è l’unico passaggio verso il territorio non controllato da Israele, le immagini di Reuters hanno mostrato camion di soccorso di Ong egiziane nella città di Al-Arish, nel Sinai, in attesa del permesso di iniziare il viaggio verso Rafah. OSINTdefender ha scritto su X che il cessate il fuoco sarebbe durato cinque ore, includendo solo la Striscia di Gaza meridionale, e che non ci sono stati accordi o trattative con Hamas. Tuttavia l’esercito israeliano ha replicato di «non essere a conoscenza» di alcuna tregua e Hamas ha dichiarato alla rete in lingua araba Asharq News di non avere informazioni riguardanti un accordo su una sospensione degli attacchi per ragioni umanitarie. Ben più decisa la risposta dell’ufficio del premier Benyamin Netanyahu: «Non c’è per il momento un cessate il fuoco, né l’ingresso a Gaza di aiuti in cambio della fuoriuscita di cittadini stranieri».

 

L’attacco

Attorno alle 16 la tv satellitare Al-Jazeera ha diramato una notizia che confermerebbe le parole del primo ministro: almeno cinque persone sono rimaste uccise e 15 ferite in un raid aereo israeliano a Rafah, ha comunicato il ministero degli Interni di Gaza, controllata da Hamas. Dal lato egiziano del valico ci sono lunghe code di camion in attesa di portare gli aiuti umanitari, dall’altra parte folle di palestinesi con un passaporto straniero che sperano di uscire dalla Striscia. Ieri il segretario di Stato americano Antony Blinken ha assicurato che il confine «sarà riaperto» e che ci sarà «un meccanismo attraverso il quale far arrivare l’assistenza e portarla alle persone che ne hanno bisogno». Ma il canale di informazione israeliano Channel 14 ha ribadito la posizione dell’ufficio di Netanyahu, ovvero che non c’è stato un cessato il fuoco né un accordo per l’invio di aiuti a Gaza in cambio del permesso agli stranieri di lasciare la Striscia.

Ultimo aggiornamento: 17:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA