In seguito alle dimissioni del leader dei Tory, il partito deve eleggere un successore. La prima fase delle votazioni ha l'obiettivo di selezionare due candidati, i quali poi si sfideranno l'uno contro l'altro. Nell'era del post-Johnson il totonome è già cominciato. In quanto a popolarità, emerge Ben Wallace, il ministro della Difesa, molto apprezzato per aver guidato il Regno Unito a fianco dell'Ucraina. Soprattutto, poi, c'è Liz Truss, ministra degli Esteri e persona con la più longeva esperienza nel governo, avendo lavorato anche coi predecessori di Johnson, Theresa May e David Cameron.
Boris Johnson si dimette, chi al suo posto?
Un'altra donna, secondo alcuni giornali inglesi, è in lizza con ottime probabilità di essere eletta dai suoi colleghi di partito. Si tratta di Penny Mordaunt, impegnata come ministro per la politica commerciale estera e molto popolare tra i Tory, 48 anni, sostenitrice della Brexit, ex ministra della Difesa con Theresa May. Niente da fare invece per Priti Patel, ministra dell'Interno. La sua nuova legge contro l'immigrazione clandestina non ha dato i frutti sperati: gli arrivi dei gommoni di fortuna sono in continuo aumento e il primo aereo per il Ruanda non è nemmeno riuscito a decollare, bloccato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo.
Rishi Sunak, l'ex cancelliere dello Scacchiere che si è dimesso martedì sera, era tra i favoriti prima che venisse travolto da un'ondata di impopolarità, causata dall'aumento delle tasse, dalla multa per aver partecipato al compleanno di Boris durante il lockdown, e dalla notizia che la moglie miliardaria Akhshata Murty non stava pagando le tasse nel Regno Unito grazie a un escamotage. Una scorciatoia legale che però si è trasformata in un boomerang per la carriera politica di Sunak: difficile difendere questa decisione davanti ai bilanci dello Stato, sempre più in ginocchio per le conseguenze della pandemia.