Si chiamava Mryia, che in ucraino vuol dire "sogno". Era l'aereo più grande del mondo ed apparteneva all'Ucraina. I russi l'hanno distrutto, come metafora di quello che vogliono infliggere alla nazione invasa.
L'aereo si trovava di base alla fabbrica Antonov all’aeroporto di Hostomel, nord ovest di Kiev, dove il 24 febbraio i due eserciti sono stati protagonisti di tremendi scontri. L'aeroporto era considerato obiettivo chiave dalla Russia, ma attualmente è ancora in mano alle forze ucraine.
This was the world’s largest aircraft, AN-225 ‘Mriya’ (‘Dream’ in Ukrainian). Russia may have destroyed our ‘Mriya’. But they will never be able to destroy our dream of a strong, free and democratic European state. We shall prevail! pic.twitter.com/TdnBFlj3N8
— Dmytro Kuleba (@DmytroKuleba) February 27, 2022
Distrutto l'Antonov, simbolo dei sogni ucraini
L'Antonov era un simbolo geopolitico conteso: alcuni ucraini l’hanno usato come segno della resistenza, mentre russi e filorussi lo considerano parte della storia della Russia. Era stato costruito come esemplare unico alla fine degli anni 80 e fino ad oggi era ancora l'aereo più grande al mondo. Era in grado di trasportare un carico di circa 250 tonnellate e vantava 84 metri di lunghezza, 88.4 di larghezza e 18.1 di altezza, per una superficie alare di 905 metri quadri.