Maria Pia Ammirati: «Dal caso Claps al Circeo, le fiction targate Rai in difesa delle donne »

I racconti audiovisivi di “Per Elisa-Il caso Claps” e “Circeo” hanno la forza di richiamare l’attenzione sulla violenza promuovendo la consapevolezza

Mercoledì 25 Ottobre 2023 di Maria Pia Ammirati*
Maria Pia Ammirati: «Dal caso Claps al Circeo, le fiction targate Rai in difesa delle donne »

La prossima programmazione su Rai 1 delle serie Per Elisa - Il caso Claps (regia di Marco Pontecorvo) e Circeo (regia di Andrea Molaioli) conferma come, da sempre, la Rai sia impegnata a combattere sul fronte della violenza contro le donne.

Per Elisa - Il caso Claps (prodotto con Fastfilm e Cosmopolitan Pictures), in onda a partire da martedì 24 ottobre per tre serate, ricostruisce i 17 anni intercorsi tra la scomparsa a Potenza della giovane Elisa e il ritrovamento dei suoi resti nel sottotetto di una chiesa che portò finalmente alla condanna del colpevole. Circeo (prodotto con Cattleya), da martedì 14 novembre per tre serate, è incentrata su Donatella Colasanti, la ragazza superstite dello stupro perpetrato nel 1975 in una villa sul Circeo da tre giovani durante il quale fu uccisa Rosaria Lopez, e sul processo che ne seguì.

Due casi diversi di violenza: da una parte, una ragazza scomparsa e l’ostinazione di una famiglia impegnata nella ricerca della verità; dall’altra, il coraggio di una vittima che dovette affrontare umiliazioni e pregiudizi durante il processo.

TRUE CRIME

Queste storie rientrano nel genere del true crime. Nessun intento morboso, né lo spettacolo del crimine, semmai la convinzione di proporre nella loro evidenza drammatica situazioni che sono state esemplari di una piaga che resta aperta. Il racconto audiovisivo - in particolare quello seriale - ha una forza straordinaria che con la mediazione di storie e personaggi può illuminare e interpretare questioni e problemi che attengono alla vita di tutti e testimoniano di arretratezze incompatibili con una società moderna, forte della difesa dei diritti e della dignità di tutti. Già nel 1979 la Rai non ebbe remore a realizzare con Processo per stupro un importante documentario sul processo relativo a una violenza carnale perpetrata ai danni di una diciottenne. Una scelta coraggiosa che contribuì in maniera determinante a una presa di coscienza collettiva che, da ultimo, portò a una legge - la 66 del 1996 - per cui lo stupro, come ogni forma di violenza sessuale, non fu più considerato un delitto contro la morale ma contro la persona. Dunque, un’attenzione che non è mai venuta meno e che, anzi, ha costantemente ispirato la produzione del servizio pubblico e della fiction in particolare, che spesso prende spunto da storie realmente accadute, esplorando e scardinando i pregiudizi e le convinzioni comuni. La cronaca ci ricorda quanto la violenza sulla donna costituisca un’emergenza odiosa e inaccettabile. E appartiene alla responsabilità di chiunque si occupi di comunicazione e cultura richiamare l’attenzione su questa ferita per promuovere una consapevolezza purtroppo ancora lontana, pur nei passi in avanti che certamente sono stati fatti.

I VALORI

Nessuno può chiamarsi fuori, tanto meno chi si trova ad operare all’interno del servizio pubblico, il cui lavoro si fonda sui valori della convivenza civile e del rispetto dell’identità di tutti. Siamo orgogliosi del contributo che la Rai ha dato alla crescita di una nuova cultura di genere nel Paese, anche grazie a fiction capaci di rappresentare storie edificanti e di denuncia di una prevaricazione cruenta e primordiale. Continuiamo a farlo e diversi sono i progetti in cantiere che vanno in questa direzione. È un’indicazione strategica per il nostro lavoro, che vive del contatto con il pubblico e sempre si fonda sull’attenzione verso le emergenze e i conflitti del nostro tempo. Le donne protagoniste delle fiction Rai - e ce ne sono tante e di nuove se ne annunciano - sanno confrontarsi tutte con le proprie fragilità e sono fiere delle proprie aspirazioni. Sono donne che vogliono aprirsi a un nuovo, possibile rapporto con il maschile, fondato sul reciproco rispetto. Per questo rappresentano il motore di un cambiamento culturale profondo. Per Elisa - Il caso Claps e Circeo sono un contributo a questo percorso e una promessa di futuro. Il mondo della comunicazione sta cambiando e tante sono le incertezze, ma resta la convinzione sul ruolo che il servizio pubblico deve svolgere e sulla funzione del racconto popolare che, appassionando, aiuta a confrontarsi con il proprio tempo e sull’oscurità di una violenza dalle radici antiche.

*Direttrice di Rai Fiction

Ultimo aggiornamento: 26 Ottobre, 07:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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