La rete delle donne leader nel Mediterraneo “Jasmine”, che si è costituita a Palermo nel novembre scorso, ha lanciato sul web il primo frutto di questa cooperazione al femminile che raggruppa venti donne provenienti da dodici Paesi (Italia, Francia, Spagna, Libano, Tunisia, Marocco, Libia, Algeria, Egitto, Giordania, Iraq e Palestina) e che punta su un cambiamento culturale.
Il video dal titolo “The world is mine” è realizzato dall'Organizzazione non governativa Mediter Aisbl Bruxelles insieme ed altri partner, nell'ambito della fase III del progetto “Amina”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il video dal titolo “The world is mine” è realizzato dall'Organizzazione non governativa Mediter Aisbl Bruxelles insieme ed altri partner, nell'ambito della fase III del progetto “Amina”.
Nel video le protagoniste, cioè le donne del network, non si dichiarano femministe ma umaniste. «La sfida è quella di un cambiamento culturale radicale - spiega il presidente di Mediter, Victor Matteucci - scommettendo sul talento, sul coraggio e sulla competenza delle donne, un messaggio indirizzato soprattutto alle nuove generazioni che aspirano a ruoli di leadership nel Mediterraneo. Forza e determinazione che tutte le donne della Rete hanno nel cuore e che esprimono attraverso la profondità dei loro sguardi per dire a tutte che il mondo può e deve appartenere alle donne». A novembre, la Rete Jasmine ha sottoscritto a Palermo un documento programmatico per la realizzazione della Carta delle Donne Leader nel Mediterraneo. Tra gli obiettivi della rete vi è la cooperazione tra le due sponde del Mediterraneo, a supporto dei giovani che aspirano a ruoli di leadership nel Mediterraneo.