Sono ancora troppo poche le ragazze che scelgono gli studi Stem. Il digital gender gap non accenna a calare, in Italia come in Europa, negli Usa addirittura è tornato ad aumentare. Avanti di questo passo e le donne resteranno ai margini della rivoluzione digitale. Un peccato, avvertono gli esperti, si perdono tantissime occasioni di lavoro e cosa più grave le donne restano fuori dalla progettazione del futuro che così rimane prevalentemente nelle mani degli uomini.
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Domani si parlerà di questo nel corso di un convegno nell'Aula Magna Diag alla Sapienza: "Ingegneri di altro genere", che vuole essere un momento di coinvolgimento per le studentesse. Le relatrici saranno introdotte dalla professoressa Tiziana Catarci, direttrice del Diag, Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale della Sapienza. A moderare l'inconro, Michela Andreozzi, attrice, autrice e registra da sempre impegnata nelle tematiche della parità di genere.
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Interverranno tra gli altri Eva D'Onofrio, vice presidente Microsoft Services Emea, Monica Parrella, dirigente generale dello Stato, Monica Pellegrino, senior digital security expert, Banca centrale europea e Laura Tassinari, direttore internazionalizzazione, Clusters Studi Lazio Innova.
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