Caro direttore,
faccio riferimento alla lettera "Il pensionato spremuto stanco di questo Stato" per affermare la mia condivisione al contenuto poiché sostanzialmente sono nella medesima situazione. Non sono d'accordo con Lei quando afferma "chi ha vissuto nelle regole e ha fatto del rigore civico e morale una della sue ragioni di vita, ben difficilmente in età matura cambia radicalmente il proprio modo di essere" in quanto c'è un limite a tutte le cose e i nostri politici non possono pensare che chi percepisce tremila euro lordi di pensione debba subire ogni genere di angheria.
Giustamente, fa rilevare il mio coetaneo, oltre a non avere più la rivalutazione della pensione da due-tre anni, dobbiamo subirla anche per il 2014 e forse anche più; nella legge di stabilità in discussione al parlamento è inoltre previsto che il cuneo fiscale non debba interessare i pensionati in quanto troppo ricchi per avere certe detrazioni. Nello stesso tempo però a noi si chiede di contribuire ai vari balzelli (es. ticket spesa sanitari). Non le sembra che ci sia un accanimento verso la nostra odiata categoria? Avere tremila euro o poco più di pensione lorda al mese è solo frutto di una dedizione totale al lavoro nell'arco della nostra vita lavorativa (40 anni) trascurando altri interessi.
L.B.
Favaro Veneto (Ve)
Caro lettore, ho pubblicato la lettera di L.C. proprio perché sono convinto che nei confronti della categoria dei pensionati ci sia un accanimento insensato e generalizzato da parte dei governi che si sono succeduti negli ultimi anni. Al contrario credo che occorrerebbe intervenire con maggiore decisione su baby pensionati, pensionati d'oro e più in generale su quelle categorie che godono, e non da oggi, di trattamenti previdenziali privilegiati. Non per sete di vendetta, ma perché in momenti di difficoltà è giusto che chi ha goduto e gode di condizioni di favore, sia chiamato a restituire una parte di ciò che ha avuto.
Non va infatti mai dimenticato che i privilegi previdenziali, dalle pensioni d'oro alle baby pensioni, saranno anche "diritti" acquisiti, ma sono "diritti" pagati con i soldi degli altri cittadini. Quanto a ciò che farà o non farà L.C. resto della mia idea: so che c'è un limite a tutto, ma, dopo 40 anni di lavoro e una vita vissuta nel rispetto delle regole, sono convinto si possa, forse, diventare evasori fiscali per necessità. Assai difficilmente per scelta.
faccio riferimento alla lettera "Il pensionato spremuto stanco di questo Stato" per affermare la mia condivisione al contenuto poiché sostanzialmente sono nella medesima situazione. Non sono d'accordo con Lei quando afferma "chi ha vissuto nelle regole e ha fatto del rigore civico e morale una della sue ragioni di vita, ben difficilmente in età matura cambia radicalmente il proprio modo di essere" in quanto c'è un limite a tutte le cose e i nostri politici non possono pensare che chi percepisce tremila euro lordi di pensione debba subire ogni genere di angheria.
Giustamente, fa rilevare il mio coetaneo, oltre a non avere più la rivalutazione della pensione da due-tre anni, dobbiamo subirla anche per il 2014 e forse anche più; nella legge di stabilità in discussione al parlamento è inoltre previsto che il cuneo fiscale non debba interessare i pensionati in quanto troppo ricchi per avere certe detrazioni. Nello stesso tempo però a noi si chiede di contribuire ai vari balzelli (es. ticket spesa sanitari). Non le sembra che ci sia un accanimento verso la nostra odiata categoria? Avere tremila euro o poco più di pensione lorda al mese è solo frutto di una dedizione totale al lavoro nell'arco della nostra vita lavorativa (40 anni) trascurando altri interessi.
L.B.
Favaro Veneto (Ve)
Caro lettore, ho pubblicato la lettera di L.C. proprio perché sono convinto che nei confronti della categoria dei pensionati ci sia un accanimento insensato e generalizzato da parte dei governi che si sono succeduti negli ultimi anni. Al contrario credo che occorrerebbe intervenire con maggiore decisione su baby pensionati, pensionati d'oro e più in generale su quelle categorie che godono, e non da oggi, di trattamenti previdenziali privilegiati. Non per sete di vendetta, ma perché in momenti di difficoltà è giusto che chi ha goduto e gode di condizioni di favore, sia chiamato a restituire una parte di ciò che ha avuto.
Non va infatti mai dimenticato che i privilegi previdenziali, dalle pensioni d'oro alle baby pensioni, saranno anche "diritti" acquisiti, ma sono "diritti" pagati con i soldi degli altri cittadini. Quanto a ciò che farà o non farà L.C. resto della mia idea: so che c'è un limite a tutto, ma, dopo 40 anni di lavoro e una vita vissuta nel rispetto delle regole, sono convinto si possa, forse, diventare evasori fiscali per necessità. Assai difficilmente per scelta.
