Nessun mistero: ecco quanto ci sono costati i superbonus. E ora è troppo facile scaricare gli errori politici sui tecnici

Venerdì 12 Aprile 2024

Egregio direttore,
mi permetto di entrare nel merito delle varie discussioni che ho letto sul Gazzettino sulla incidenza nei bilanci dello Stato dei vari "bonus" deliberati in questi ultimi anni e la prima riflessione riguarda il balletto dei numeri che, ogni giorno, ci vengono propinati dai vari partiti su tale argomento: è mai possibile che non si possano avere dei numeri certi ? In caso contrario, a mio parere, anche i vari bilanci dello Stato non sono credibili e certi! La seconda riflessione riguarda la miriade di organi di controllo amministrativo/contabile dello Stato italiano: cosa hanno fatto in questi anni? Mi pare di ricordare che ogni legge, prima di essere approvata deve prevedere la relativa copertura finanziaria; se qualcuno ha minato la solidità economica della nostra Repubblica emanando leggi che creano enormi buchi nei bilanci dello Stato non le sembra che dovrebbe essere messo sotto inchiesta per attentato alla Repubblica, assieme a tutti quelli che dovevano verificare la correttezza dei dati contabili e che, per questo loro lavoro, sono ben remunerati? Mi piacerebbe avere una sua opinione in merito.

Tarcisio Sandre
Mogliano Veneto (Treviso)


Caro lettore,
i numeri certi ci sono e sono contenuti nell'ultimo Def, il documento di economia e finanza predisposto dal governo, il testo-chiave che contiene le linee programmatiche della politica economica.

Ebbene, secondo il Def, il conto finale dei vari bonus fiscali concessi sui lavori edilizi dal 2021 al 4 aprile scorso ammonta in totale a 219,5 miliardi. Nel dettaglio: il Superbonus 110 ha assorbito 160 miliardi, il Bonus facciate 26, altri interventi minori circa 33 miliardi. Le previsioni stilate dagli organismi di controllo avevano stimato una cifra sei volte inferiore. Anche in questo caso non sono numeri segreti o dati a caso: le cifre sono contenute nei documenti elaborati dalla Ragioneria dello Stato per Bonus e Superbonus da dove si evince che il costo previsto era di 35 miliardi. Dunque c'è stato quello che i tecnici definirebbero uno "scostamento" ( noi più semplicemente diciamo un "errore") di 185 miliardi rispetto alla spesa reale. Soldi che gravano sulle spalle dello Stato e quindi dei contribuenti. Naturalmente gli incentivi hanno avuto anche un effetto positivo, nel senso che sostenendo il settore edile e non solo, hanno contribuito alla crescita economica e aumentato quindi il gettito fiscale. Ma di quanto? Anche qui i dati non sono un mistero. L'Agenzia delle entrate, con il conforto della Banca d'Italia, ha calcolato che per ogni 100 euro di Superbonus sono rientrati allo Stato in termini di tasse 25-30 euro. Una differenziale importante. Per questa stessa ragione, a bocce ferme, sappiamo anche che, per effetto di questi provvedimenti, fino al 2026 graverà ogni anno sul bilancio dello Stato un debito aggiuntivo di circa 35 miliardi. E questi dati non tengono conto delle tante truffe che, anche a causa di leggi prive degli adeguati sistemi di controllo, sono state perpetrate sui vari bonus: parliamo di almeno 15 miliardi. Mi fermo qui, almeno con i numeri. Lei mi chiede cosa ne penso. L'ho già scritto e lo ripeto: ritengo i vari bonus e il Superbonus provvedimenti sbagliati e per certi aspetti nefasti, sia nella loro "filosofia" che nei loro effetti. È evidente che ci sono stati anche errori nella valutazione del loro costo e del loro impatto. Ma scaricare sui "tecnici" le colpe, che pure ci sono state, di misure e leggi sbagliate è troppo facile. La responsabilità è innanzitutto politica. E anche in questo caso non ci sono molti misteri: coloro che hanno voluto e sostenuto questi incentivi e li hanno difesi fino all'ultimo, hanno un nome e un cognome. Noti, spero, a tutti.

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