Non è normale che una persona scopra dai giornali di essere indagata da mesi: chi "invade il campo"?

Mercoledì 12 Luglio 2023

Caro Direttore,
non ho l'ambizione né l'intenzione di sovvertire la sua risposta sull'uso strumentale delle inchieste giudiziarie. Anchè perché si tratta di fenomeno ricorrente. Tuttavia, mi pare che la vicenda-Santanchè invocata al riguardo sia poco significativa, e che lei sorvoli un po' sulla normativa vigente e su dati di fatto incontrovertibili. L'informazione di garanzia non viene spedita con l'inizio delle indagini, bensì quando l'inquirente deve compiere atti cui il difensore ha diritto di assistere e partecipare. Ad esempio, nel caso di incidenti con vittime, l'avviso di garanzia è immediato perchè subito si deve procedere all'autopsia e alla perizia medica. La Ministra Santanchè, contrariamente a quanto molti pensano, ha detto il vero quando alla Camera ha affermato che non le era pervenuto alcun avviso di garanzia. E si è poi con correttezza ben guardata dall' aggiungere che non vi erano indagini a suo carico in relazione alle vicende da imprenditrice. Quanto poi all'altro passaggio secondo cui maliziosamente proprio quel pomeriggio è trapelata la notizia dell'inchiesta già in atto, non è proprio necessario pensare a chissà quali contatti con esponenti dell'apparato giudiziario. Ed infatti è noto che la Procura, dopo la segretazione degli atti per tre mesi mi pare, già da qualche mese aveva depositato atti, dai quali tra gli altri risultava il nome Santanchè. È chiaro a questo punto che gli organi di stampa hanno diffuso la notizia, divenuta ancora attuale e di pubblico interesse. Non le pare che si sia esagerato per fomentare un conflitto politica-magistratura?

Giuseppe Rosin


Caro lettore,
lei può e deve mettere in discussione e sovvertire tutto ciò che scrivo.

Ma lei definisce incontrovertibili dati di fatto che in realtà incontrovertibili non sono. In particolare per ciò che riguarda la pubblicazione il giorno stesso dell'audizione parlamentare di Daniela Santanchè della notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati. Infatti se era così semplice, come lei afferma, procurarsi quella notizia, perché solo un giornale (e non certo uno dei più venduti) l'aveva in pagina? Tutti gli altri, persino la trasmissione televisiva che ha aperto il caso, pensavano per caso ad altro? O erano pigri, disattenti, disinteressati? Non scherziamo. Com'è accaduto altre volte una "manina" non disinteressata ha passato al momento giusto (giusto per lei) la notizia al giornalista amico che, facendo il suo lavoro, l'ha pubblicata. Ma al di là di questo: a lei sembra normale che un ministro della Repubblica, non importa a quale partito appartenga, sia indagato da mesi e lo scopra solo il giorno della sua audizione in Parlamento e non dai suoi avvocati o dai magistrati ma da un giornale? Non si tratta di soffiare sul fuoco o di scatenare conflitti, ma di fissare regole chiare ed evitare anche solo l'impressione che ci siano invasioni di campo.

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