Un nuovo accordo di Yalta per far finire la guerra? Ecco cosa ostacola oggi una trattativa di pace

Martedì 12 Aprile 2022
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Caro direttore,
nel febbraio 1945, Roosevelt, Churchill e Stalin si incontrarono nella cittadina di Yalta (Crimea) per discutere il nuovo ordine mondiale. Dal 2014, anno della sua annessione da parte della Russia, fino ai giorni nostri, con l'attuale guerra contro l'Ucraina, la Crimea è tornata al centro della scena. Per chiudere un ciclo storico, sogno una nuova conferenza di Yalta incentrata sulla fine del conflitto, con la partecipazione di tre nuovi protagonisti: Putin, Biden e Zelensky.

Mattia Bianco
Galzignano Terme (Padova)


Caro lettore,
i sogni sono sempre importanti. Come diceva uno dei più grandi alpinisti di tutti i tempi, Walter Bonatti, «La realtà è il cinque per cento della vita. L'uomo deve sognare per salvarsi». Purtroppo però, nel nostro caso, la distanza tra i sogni e la realtà è davvero enorme. Il 4 febbraio di 70 anni fa Franklin Delano Roosevelt, Winston Churchill e Josif Stalin si incontrarono in Crimea, nel Palazzo di Livadija che era stato la residenza estiva di Nicola II a Yalta, come prossimi vincitori della seconda guerra mondiale. Pochi mesi dopo la Germania nazista sarebbe stata definitivamente sconfitta mondiale e loro, i capi politici dei tre principali paesi alleati (Stati Uniti, Regno Unito e Unione Sovietica), si ritrovarono a Yalta per concordare alcune importanti decisioni sul proseguimento del conflitto, sul futuro della Germania, della Polonia e sulla creazione dell' Organizzazione delle Nazioni Unite. Insomma Roosevelt, Churchill e Stalin strinsero un accordo su come concludere la guerra ma soprattutto su come sarebbe stato il mondo dopo di essa. Oggi il quadro è molto diverso. Nel bene come nel male, la statura politica dei tre protagonisti di quel patto non è certo paragonabile a quella dei tre leader che lei ha indicato come possibili firmatari di una nuova Yalta. E fosse solo per questo motivo, non credo sia auspicabile che a Putin, Biden e Zelensky sia affidato il compito di disegnare i nuovi equilibri geopolitici e militari del mondo. Ma soprattutto c'è un elemento da considerare. Roosevelt e gli altri si ritrovarono a Yalta quando il corso del conflitto era ormai chiaro. Oggi l'esito della guerra in corso in Ucraina è ancora incerto e da decifrare sono gli obiettivi di Putin. Punta a mettere sotto il suo controllo solo le regioni orientali o ad annettere l'Ucraina o ad abbattere il suo governo per sostituirlo con uno amico? Sono domande decisive e per ora senza risposta. Non bisogna farsi illusioni: la Russia finchè non avrà raggiunto, ovviamente a spese dell'Ucraina e a del suo popolo, obiettivi politico-militari importanti da far pesare al tavolo di una possibile trattativa di pace, non si siederà ad alcun tavolo. O se lo farà sarà solo per guadagnare tempo.
 

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