Caro direttore,
nel condominio del Centro-Sinistra abitano 4/5 famiglie e fanno in tutto circa 12.503.000 abitanti (quanti, nel 2022, le hanno votate). "Italia Viva" non è conteggiata a questo fine, in quanto non si capisce bene dove voglia stare. Vanno d'accordo questi condòmini? Poco. Addirittura ci sono dissidi all'interno dei singoli appartamenti. Serve un "Federatore"? Al di là del nome, penso che serva: qualcuno/na, cioè, che li faccia ragionare sull'assoluta convenienza di andare d'accordo. Può funzionare il fatto che il "Federatore" sia la Capo-Famiglia (o il Capo-Famiglia) di uno degli appartamenti? No, non credo possa funzionare: ci vuole qualcuno/na di esterno al condominio. Una persona certo autorevole, riconosciuta a livello nazionale, fuori dai "giochi", che parli e che convinca i rispettivi leader di Partito, senza personali ambizioni politiche. Nel condominio del Centro-Destra i condomini sono anch'essi parecchio litigiosi tra loro. Ma la "Federatrice" attuale se la cava bene nel suo lavoro condominiale. Il terzo condominio, il più vasto, conta circa 18.365.000 abitanti: quelli che non hanno votato o hanno votato scheda bianca o nulla. Servirebbe democraticamente persuaderli che - pur capendo tutto, - concretamente non sono utili all'insieme tutti quegli appartamenti di fatto "vuoti".
Renato Omacini
Venezia
Caro lettore,
per restare alla sua metafora immobiliare, credo che il condominio del centrosinistra non funzioni e non riesca a costituirsi non perché manchi un amministratore all'altezza della situazione, ma perchè i condomini hanno idee troppo diverse tra di loro su programmi presenti e futuri del condominio stesso e soprattutto perchè ciascuno ritiene di avere i titoli per essere lui l'amministratore o comunque non ritiene l'altro adeguato e con i numeri giusti per tale compito.