Cile, ai Mondiali in libertà vigilata
lo strano caso di Johnny Herrera

Martedì 29 Aprile 2014 di Alfredo Spalla
Cile, ai Mondiali in libertà vigilata lo strano caso di Johnny Herrera
Ai prossimi Mondiali brasiliani, la nazionale cilena di Jorge Sampaoli avr un osservato speciale. E non sarà né Arturo Vidal, né Alexis Sánchez, ma Johnny Herrera, portiere della Universidad de Chile. A tenerlo d’occhio sarà però la giustizia cilena - il Juzgado de Garantía de Quintero, per la precisione - che l’ha condannato a 150 giorni di reclusione per aver guidato in stato d’ebrezza nel settembre del 2012 a Maitencillo, comune della regione di Valparaíso. Herrera, già inserito fra i giocatori pre-convocati della selezione sudamericana che militano in squadre cilene, probabilmente parteciperà alla prossima Coppa del Mondo in libertà vigilata.



L’ex Corinthians era stato fermato con una quantità di 0,8 grammi d’alcool per litro di sangue e una copia della patente, già ritiratagli per aver investito e ucciso la giovane Macarena Cassasús nel 2009. Il portiere de la «U» di Santiago, dopo essersi dichiarato colpevole, aveva chiesto e ottenuto un giudizio abbreviato, evitando così una pena più dura che gli avrebbe impedito di lasciare il proprio paese per almeno due anni. Adesso dovrà pagare una multa di 10 UTM (Unidad Tributaria Mensual, circa 534 euro), non potrà guidare per altri due anni, ma - salvo ripensamenti della commissione tecnica - a giugno sarà in Brasile. Altro che codice etico.
Ultimo aggiornamento: 21:54

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