Auschwitz, 69 anni fa la liberazione dei deportati: all'Auditorium i violini della speranza

Martedì 14 Gennaio 2014
I violini della speranza
Il 27 gennaio 2014, in occasione del sessantanovesimo anniversario della liberazione dei deportati dal lager di Auschwitz, l’Unione delle Comunit Ebraiche Italiane insieme all’Universit Ebraica di Gerusalemme e all’Associazione BrainCircleItalia, sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri, organizza un evento di grande portata simbolica.



Un’iniziativa che vuole ricordare la Shoah, le leggi razziali e anche coloro che hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. In un momento di riflessione collettiva, di dialogo con le altre religioni, e di invito alla pace e alla speranza.



Per l’occasione suoneranno insieme, per la prima volta in Italia, dodici violini e un violoncello sopravvissuti alla Shoah, ciascuno con la sua storia drammatica, ritrovati e restaurati dal liutaio israeliano Amnon Weinstein. Il concerto avrà luogo nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma con inizio alle ore 20.00. Ingresso in sala tassativamente entro le 19.30.



C’è il violino che faceva parte di una delle orchestrine di Auschwitz che accompagnavano i deportati al lavoro e a volte anche verso le camere a gas, quello che fu gettato da un treno in viaggio verso i lager, e venne raccolto e conservato da un operaio francese; ci sono i violini dei musicisti ebrei che nel ’36 lasciarono la Germania per andare a formare l’Orchestra Filarmonica della Palestina (poi di Israele) voluta fortemente da Toscanini e Huberman per salvarli dalla deportazione; i violini decorati con la Magen David (la Stella di Davide) che accompagnavano i suonatori ambulanti di musica klezmer; quelli che viaggiarono con i rifugiati alla volta degli Stati Uniti e furono nascosti nelle soffitte per dimenticare l’orrore.



Strumento errante, il violino seguiva gli ebrei nelle loro peregrinazioni, anche quelle più estreme, di fuga e di morte.



Per ricordare le vittime delle persecuzioni, nella Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma il Maestro Yoel Levi, Direttore della Symphony Orchestra di Seoul, dirigerà la JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, (Praemium Imperiale 2013) composta da strumentisti dai 14 ai 21 anni. La scelta è chiaramente simbolica: per non dimenticare, la testimonianza del ricordo deve passare attraverso le nuove generazioni.



Ospiti eccezionali della serata i violinisti solisti Shlomo Mintz, ebreo e israeliano, Cihat Aşkın, turco e musulmano, e Francesca Dego, 24 anni, italiana di padre cattolico e di madre ebrea - 46 membri della sua famiglia non fecero mai ritorno da Auschwitz - ridaranno voce ai violini della Shoah. Si unirà a loro per suonare il Concerto per quattro violini di Antonio Vivaldi, il violinista albanese, cattolico, Ermir Abeshi.



Quattro violini sopravvissuti alla Shoah, quattro virtuosi in rappresentanza delle religioni monoteistiche, suoneranno insieme per ricordare la Shoah con la voce universale della musica e testimoniare la speranza che il dialogo possa evitare il ripetersi di genocidi e stermini. Presenza altamente simbolica, il violoncellista tedesco Alexander Hülshoff suonerà il violoncello appartenuto a David Popper, figlio del Cantore del Ghetto di Praga, trucidato dai nazisti il 19 gennaio 1945.



La voce narrante dell’attrice Manuela Kustermann racconterà al pubblico le commoventi storie dei violini.



Il concerto, ideato e organizzato dalla giornalista Viviana Kasam, presidente di BrainCircleItalia, insieme a Marilena Citelli Francese, è stato reso possibile per la generosa donazione della Edmond J. Safra Foundation e la sponsorizzazione di Bolton Group, Unipol e Ferrovie dello Stato. Sarà diffuso in diretta televisiva da Rai5 e in web streaming in tempo reale, in modo da poter raggiungere il pubblico in tutto il mondo e diffondere il messaggio di fratellanza e pace che vuole trasmettere.
Ultimo aggiornamento: 21:25

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