Calci e pugni il giorno del matrimonio della madre.
Tra una portata e l’altra, è nato un diverbio tra due persone, il figlio della sposa, un 36enne di origine polacca e un parente. Non si conoscono i motivi del battibecco che col passare dei minuti è però diventato sempre più acceso. Probabilmente proprio il figlio della sposa ha alzato un po’ troppo il gomito a tavola e ha iniziato a diventare molesto nei confronti del parente. Tanto che pochi minuti dopo, visto che la situazione stava degenerando, un gruppo di invitati, nel tentativo di calmarli li ha portati all’esterno del ristorante. E proprio nel cortile dell’attività, nonostante l’intervento degli altri parenti, i due se le sono date di santa ragione. Calci, pugni, un parapiglia durato qualche minuto davanti agli occhi esterrefatti di parenti e amici.
Ad avere la peggio è stato il 36enne polacco. Poi gli altri invitati sono riusciti a dividerli, frapponendosi ai due litiganti. Ma mentre l’altro uomo è rientrato all’interno del ristorante, dove la cerimonia stava continuando nonostante tutto, il figlio della sposa, visibilmente alterato dall’alcol, ha continuato a dare in escandescenza, continuando a minacciare, seppur da lontano, il parente e le altre persone che tentavano di calmarlo. A quel punto, gli altri invitati hanno deciso di chiamare i carabinieri. Anche verso i militari l’atteggiamento del 36enne ha continuato ad essere, almeno inizialmente, quello di sfida. Poi, gli uomini dell’Arma sono riusciti a placarlo e nel frattempo hanno richiesto l’intervento di un’ambulanza del 118. Gli operatori sanitari lo hanno caricato a bordo del mezzo e lo hanno trasferito all’ospedale di Aprilia per accertamenti. Un pomeriggio di ordinaria follia da parte del 36enne, proprio nel giorno più importante per la madre, quello del suo matrimonio. «Scene di questo tipo – ci spiega il ristoratore – a volte capitano quando qualcuno beve in maniera esagerata. Il tutto si e consumato comunque fuori dal ristorante, tra il cortile e il parcheggio. Fortunatamente l’intervento dei carabinieri ha evitato guai peggiori».