Christian Sodano, le chat all'ex: «Servirà l'esercito per fermarmi, farò una strage». E Desyrée gli disse: «Ma quando cresci?»

I messaggi ricevuti negli ultimi giorni prima della tragedia. Le compagne di danza: non ci parlava mai di lui, lo abbiamo visto una volta sola

Domenica 18 Febbraio 2024
Christian Sodano, le chat all'ex: «Servirà l'esercito per fermarmi, farò una strage». E Desyrée gli disse: «Ma quando cresci?»

Desyrée aveva paura. Christian Sodano la minacciava, l'accusava e lei si stava cercando una via d'uscita da quella tenaglia di soprusi spacciati per amore. Non parlava più di lui, non pubblicava più storie sui social, forse per evitare le sue sfuriate, la sua gelosia malata. Intanto la violenza cresceva, le inviava messaggi violenti con cui annunciava di «volere fare una strage». È quanto scriveva Christian Sodano, il finanziere di 27 anni autore della strage di Cisterna di Latina, alla sua ex fidanzata Desyrée Amato.

Messaggi ricevuti negli ultimi giorni prima della tragedia, ora pubblicati sul sito del Corriere della Sera, che la ragazza ha inviato a una sua amica.

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Sodano, le chat alla ex fidanzata

«Servirà l'esercito per fermarmi, farò una strage. Vedrai quanto posso essere cattivo», scrive il killer di Nicoletta Amato e di sua figlia Renèe. Il tono delle comunicazioni era sempre più aggressivo. «Sei una falsa - scrive il 27enne rivolgendosi alla ragazza - devi soffrire quanto ho sofferto io. Ti farò tanto male, fosse l'ultima cosa che faccio. Non me ne frega più niente».

La risposta di Desyrèe

La ragazza scampata alla strage prova a «calmare» il ragazzo che arriva ad inviare la foto della mano con le nocche sanguinanti per un pugno sferrato ad un muro. «Devi stare calmo - scrive Desyrèe - Fai sempre così, ma quando cresci?». Il finanziere di 27 anni, originario di Formia e in servizio a Ostia, replica: «È tutta colpa tua, ormai mi posso anche togliere la vita. Non sono Dio per giudicare una persona, ma visto che Dio mi ha tolto quelle più care (i genitori, ndr) ne porterò anche io a Dio. E ne porterò molte».

Vessazioni violente a cui la ragazza, che era stanca della relazione con il giovane, replica sconvolta: «ma cosa ti ho fatto?». La risposta è drammatica: «Male. Non immagini quanto. Tranquilla, domani mi divertirò io per bene. Ti piace farmi soffrire? Perfetto».

Il racconto delle compagne di danza

Desyrée aveva paura, paura delle sfuriate di Christian e di quella gelosia malata. «Non ci aveva mai parlato di lui, lo abbiamo visto una volta sola, ce l’ha presentato la madre Nicoletta», raccontano alcune compagne di danza della scuola di Latina che frequentavano insieme. Raccontano che per quel poco che sapevano tutti pensavano fosse un bravo ragazzo, comprese le compagne della scuola di danza Tersicore: «Desy è molto introversa, non parla facilmente di sé. Ci aveva parlato del viaggio a Cuba (un paio di settimane fa, ndr) ma non del fatto che sarebbe andato anche lui. Ripensandoci in questo ultimo periodo pubblicava molto poco sui social e non abbiamo mai visto una “storia” con loro due insieme, forse anche questo era il segno di qualcosa che non andava, ma sono considerazioni che facciamo oggi, a posteriori».
«Se avessimo anche solo sospettato un malessere, ne avremmo parlato insieme, ma Desy era molto chiusa sulla sua vita privata». Una di loro si commuove pensando a quello che è successo in quella villetta su via Monti Lepini: «Ho provato a chiamarla, ma ha il cellulare staccato, non la sentiamo dalla sua partenza per la vacanza a Cuba». Poi si guardano, e vogliono dire tutte la stessa cosa a Desyrée, che può «contare sempre» su di loro. «Per lei la danza è tutto - dicono - speriamo che presto trovi la forza di tornare a danzare».

 

Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 00:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA