Gentile Direttore,
Le scrivo da un’aula vuota di un Liceo veneto: tutta la mattina ho tentato tra connessioni altalenanti di comunicare ai “miei” ragazzi il valore, la ricchezza, l’enorme patrimonio che giunge a noi con la voce di Dante.Poi arriva una lettera dal nostro Assessore Regionale, una lettera probabilmente mossa da nobili propositi, ma che, purtroppo, rivela un’approssimazione sconfortante nei riguardi della cultura letteraria del Bel Paese.Ma una cosa condivido con l’Assessore: “la scuola resta il luogo per antonomasia per animare cultura e conoscenza”: questo continuerò a fare, con umiltà.
Prof.ssa Carla Crosato