La protesta dei tassisti mette in ginocchio le grandi città d’Italia proprio nel momento in cui il turismo stava riprendendo quota. Ieri a Roma un migliaio di titolari delle auto bianche ha occupato via del Corso, a due passi da Palazzo Chigi.
Corse taxi ridotte all’osso nella Capitale e introvabili a Napoli, a Milano (dove sono state fatte solo corse per disabili e verso ospedali) e a Torino. Mentre in strada si infiammava la protesta davanti alla sede del Governo, i manifestanti hanno incontrato le delegazioni di Lega, Forza Italia, M5S e Pd per trovare una sintesi sulla riformulazione dell’articolo 10. I conducenti scesi in piazza ne vorrebbero lo stralcio. Nella Commissione Attività produttive della Camera l’intenzione sarebbe quella di una modifica del testo: da quasi tutti i gruppi, infatti, sono arrivati emendamenti. Questa mattina è prevista una riunione di maggioranza per fare il punto: dovrebbero partecipare anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini e la sua viceministra Teresa Bellanova.
Sono i consumatori a chiedere al governo di non fare passi indietro. «Non deve cedere alle violenze dei tassisti e deve proseguire sulla strada del Ddl concorrenza introducendo nel comparto innovazioni che servono ai consumatori, rimandate da troppi anni - dice il Codacons -. Quanto sta accadendo a Roma e nel resto d’Italia è intollerabile e ancora una volta mette in luce il comportamento violento della categoria. La politica non deve scendere a compromessi e non deve accettare i ricatti dei tassisti, adeguando la normativa sul trasporto pubblico non di linea alle possibilità offerte dalla moderna tecnologia. Siamo pronti a chiedere l’intervento dei Prefetti e a denunciare in Procura tutti quei tassisti che si renderanno protagonisti di proteste fuorilegge o atti scorretti a danno degli utenti».
DANNI E DISAGI
La mobilitazione del tassisti a livello nazionale sta avendo effetti sul turismo e sul commercio. Per Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, «gli ospiti ne stanno soffrendo». «Quando i clienti devono raggiungere l’aeroporto diventa un problema - commenta -. A Roma il turismo non è fatto di giovani ma da persone più adulte che hanno difficoltà a usare un mezzo come la metropolitana quando si trovano a dover trascinare un bagaglio».
LE REAZIONI
Francesco Bechi, presidente di Federalberghi Toscana, dice che la protesta dei tassisti «crea un danno d’immagine all’intero Paese». «Se la mobilitazione dovesse continuare si verrà a determinare una situazione che porterà il mondo delle imprese a riorganizzarsi con soluzioni alternative - sottolinea -. Non piangano poi se dovremo chiedere il sostegno a Ncc e simili. Noi tutti siamo un sistema e abbiamo bisogno dei tassisti, vogliamo dialogare con loro e portare avanti le loro istanze, ma abbiamo bisogno del servizio». Carla Della Corte, presidente di Confcommercio Campania, parla di una «situazione esasperante». «Capiamo le esigenze dei tassisti ma non ne condividiamo il modo», precisa. «Ci sono scene ai limiti dell’assurdo all’aeroporto di Capodichino, con turisti che non sanno come arrivare in centro a Napoli - aggiunge la delegata dei commercianti campani -. Abbiamo visto situazioni critiche alla stazione centrale e ai terminal degli aliscafi, lì dove si parte per andare sulle isole. È un grave danno al turismo».
Giampiero Valenza