Roma, la protesta dei taxi assedia il Centro, Palazzo Chigi blindato: rissa tra manifestanti. «Proseguiremo finché non ci ascolteranno»

I tassisti chiedono ormai da giorni lo stralcio dell'art. 10 del ddl concorrenza che prevede la liberalizzazione del settore.

Mercoledì 13 Luglio 2022 di Giampiero Valenza
Roma, la protesta dei taxi assedia il Centro, Palazzo Chigi blindato: fumogeni e paralisi per un sit-in

Taxi in strada, proseguono le esplosioni di petardi in via del Corso: centinaia di tassisti stanno protestando contro la liberalizzazione del loro settore prevista dal Ddl concorrenza. “Siamo noi, siamo noi, i tassisti dell'Italia siamo noi”, urlano. In strada ci sono manifestanti provenienti da tutta la penisola e sono nel tratto del centro più vicino alla sede del Governo. Una rissa è scoppiata tra alcuni manifestanti che si sono picchiati in via del Corso. 

 

«Protestiamo contro questo sopruso da parte del Governo, che deve stralciare l'articolo 10 – dice Davide Bologna, uno dei tassisti storici della Capitale – Vogliono dare il nostro lavoro alle multinazionali.

Lotteremo fino all'ultimo per il futuro dei nostri ragazzi e delle nostre famiglie. Ci sono giovani che hanno firmato mutui per anni e anni». Un tratto di via del Corso è completamente blindato dalle transenne e dalle camionette della polizia. La Galleria Alberto Sordi è chiusa. Il traffico è deviato. In prima fila, nella protesta, anche una nutrita delegazione di tassisti provenienti da Napoli. Si sono visti fumogeni, attimi di tensione.

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I manifestanti promettono un sit-in e una protesta che durerà a lungo. «Continueremo fino a quando non ascolteranno le nostre richieste», dicono a pochissima distanza da Palazzo Chigi.


L'ITER DEL DDL CONCORRENZA


Intanto il ddl concorrenza, in seconda lettura dopo le modifiche apportate al Senato, prosegue il suo iter alla Camera, con il nodo più spinoso che riguarda proprio i taxi. Entra nel vivo, infatti, in Commissione Attività produttive, l'esame dei circa 400 emendamenti presentati. Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari l'obiettivo della maggioranza sarebbe chiudere le votazioni entro la fine della prossima settimana, con l'approdo del testo in Aula che potrebbe avvenire nella terza settimana di luglio.

 

Ultimo aggiornamento: 14 Luglio, 12:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA