Punta con una siringa in pieno centro, a Roma sale la paura per il fenomeno del "needle spiking".
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L'uomo la punge e scappa
«Quello che mi è successo è sconvolgente - racconta all'Adnkronos - Mi sono spaventata e sono rimasta impietrita, avevo paura che potesse farmi del male, però l'ho seguito con lo sguardo. Lui ha continuato ad andare avanti compiendo atti di vandalismo lungo la via. Appena mi sono ripresa sono salita sulla bici e l'ho seguito, sono riuscita a riprenderlo, lui mi ha visto e si è dileguato tra la folla», ha detto.
«Nel video appare un uomo dai capelli rasati e una folta cresta a spazzola, che indossa uno smanicato nero su una felpa beige e un pantalone chiaro. "Subito dopo sono andata allo Spallanzani - spiega -. Sono fortunata perché non è uscito sangue, anche se la parte dove sono stata punta si è gonfiata. Ora dovrò comunque sottopormi ai test per hiv ed epatite. È stato veramente un trauma, ieri piangevo ed ero disperata ma sporgerò denuncia perché la stessa cosa potrebbe capitare a chiunque, anche a qualche bambino».
Cosa è il Needle Spiking
Potrebbe trattarsi di un caso isolato ma certo il gesto ricorda il needle spiking, il fenomeno registrato già in diversi Paesi europei, che consiste nel pungere sconosciuti, in particolare donne, con siringhe infette o contenenti droghe, in genere in contesti di movida notturna e spesso in discoteche e locali.