Ragazza stuprata a Palermo, la lettera: «Devo andare avanti, anche se controvoglia. Lo faccio per mia madre»

La vittima a Zona Bianca: «Ho sentito parlare di "rieducazione" per gli stupratori. Ma come si fa a pensare di rieducare una persona e lasciarla nuovamente in giro dopo che ha rovinato una ragazza?»

Domenica 3 Settembre 2023
Ragazza stuprata a Palermo, la lettera: «Devo andare avanti, anche se controvoglia. Lo faccio per mia madre»

Una live sui social e una lettera a Zona Bianca, il programma di Giuseppe Brindisi in onda su Rete Quattro. La ragazza vittima dello stupro a Palermo il 7 luglio scorso si sfoga su quanto accaduto nelle ultime settimane: «Ho sentito parlare di "rieducazione" per gli stupratori.

Ma come si fa a pensare di rieducare una persona e lasciarla nuovamente in giro dopo che ha rovinato una ragazza?». Sono queste alcune delle parole nella lettera di cui è stata data un'anticipazione. «Perché lasciarmi condizionare l'esistenza così tanto da persone che vogliono solo questo? Devo andare avanti, voglio farlo, controvoglia, ma devo riuscirci. Non solo perché voglio una vita migliore ma anche per mia madre, che nonostante fosse molto malata e bloccata a letto, si faceva sempre vedere col sorriso».

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La vittima dello stupro: «A volte mi sembra un sogno, poi mi sveglio...»

«A volte mi sembra un sogno. Ma poi mi sveglio e penso che non è mai successo. Ma non è così...», ha detto la ragazza palermitana di 19 anni in una live sui social. Parlando con una interlocutrice, una influencer palermitana che dal primo giorno le è molto vicina, ha accennato a quanto accaduto ma poi ha subito cambiato discorso parlando di altro. La ragazza nei giorni scorsi è stata trasferita da Palermo in una comunità protetta fuori dalla Sicilia, per portarla lontana dai luoghi abituali. I sette ragazzi accusati di averla stuprata in gruppo sono tutti in carcere, anche il ragazzo che al momento del fatto era ancora minorenne. La giovane ha detto agli inquirenti di essere stata aggredita un mese prima da altri due uomini.

 

Un episodio di cui ha parlato ai carabinieri lo scorso luglio, dopo i fatti avvenuti tra il 6 e il 7 di quel mese quando è stata violentata da sette coetanei. I primi di giugno sarebbe stata aggredita da due persone, nella zona del teatro Politeama, nel centro città. La ragazza avrebbe reagito usando lo spray al peperoncino e facendo scappare i due uomini, uno sui 40 anni e l'altro sui 20. La giovane avrebbe così evitato di subire le violenze. Altre indagini sono quindi in corso anche su questo tentativo di violenza. «I giornalisti mi stanno addosso - ha detto ancora la ragazza - Ma io non parlo con nessuno». E la sua interlocutrice ha aggiunto: «Non si sente privatamente con nessuno, anche perché non può». Poi, parlando ancora del suo futuro, la giovane ha svelato di avere partecipato in passato a un «casting per fare la modella», ma «poi per motivi familiari non sono riuscita ad andare e mi spiace». La madre della ragazza è morta tempo fa quando lei era ancora piccola e il padre non è mai stato presente.

Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 22:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA