In Italia l'allarme delle fughe di radioattività arriva fino alla Protezione Civile. L'attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina da parte di Mosca con tutti i rischi conseguenti ha allarmato tutto il mondo. «Ci sono altri piani che si stanno attivando. Il Paese è attrezzato anche ad altri livelli - ha detto il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, in conferenza stampa -.
Flussi profughi al momento gestibili
Sul problema profughi «in Italia stiamo assistendo a quasi 10mila ucraini che sono arrivati, metà donne e un pò meno della metà sono bambini e il resto uomini - spiega Curcio -. La maggior parte arriva tramite frontiera terrestre italo-slovena. L'incremento quotidiano sta aumentando: sono arrivate 2.500 persone in più tra ieri e oggi, ma arrivano con flussi che risultano al momento gestibili. Queste persone sono in una sorta di rete familiare che si è attivata e in qualche caso anche attraverso strutture territoriali. Se numeri dovessero aumentare dobbiamo attrezzarci da un punto di vista operativo», aggiunge.