L'alcol è un pericoloso alleato del tumore al seno.
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Le cause
Quasi un quarto dei casi di cancro della mammella (23%) è causato da fattori di rischio evitabili, come fumo, sovrappeso, alcol e sedentarietà. In particolare, l'etanolo stimola l'azione degli estrogeni, gli ormoni responsabili della crescita di circa il 70% dei tumori del seno. La probabilità di sviluppare la malattia aumenta esponenzialmente quando all'alcol si associano altri fattori di rischio come il fumo. In Italia, però, il 36,9% delle donne è sedentario, il 26,8% è in sovrappeso e l'11,1% obeso, il 15,3% fuma e l'8,7% consuma alcol in quantità a rischio. La soglia limite del consumo alcolico, ricordano quindi gli oncologi, è pari a 20 grammi al giorno per gli uomini (due bicchieri di vino da 125 millilitri) e 10 grammi al giorno per le donne (circa un bicchiere di vino).
Il tasso di sopravvivenza
«In Italia, nel 2022, si sono registrati 55.700 nuovi casi di tumore al seno e 834.200 donne vivono dopo la diagnosi - afferma Saverio Cinieri, presidente Aiom -. La sopravvivenza a 5 anni è pari all'88%. La nostra società ha lanciato la prima campagna rivolta alle donne per favorire i corretti stili di vita».
Gli ultimi studi
È riconosciuto, con oltre 100 studi, come il consumo di alcol, anche di bassa entità, sia associato ad aumentato rischio di cancro al seno: «In particolare - sottolinea Federica Miglietta dell'Irccs Istituto Oncologico Veneto di Padova - il rischio aumenta del 7% per ogni unità alcolica in più consumata al giorno». Cruciale è anche migliorare l'adesione allo screening mammografico, che si attesta al 53,6%, spiega Federica Martorana, ricercatrice al Dipartimento Medicina Clinica Università di Catania: «Restano infatti gap importanti ed al Nord i tassi raggiungono il 61,7%, al Centro il 48,3%, al Sud solo il 40,5%.