Liliane Murekatete, la moglie di Soumahoro, da giorni è al centro di una bufera mediatico-politica per la gestione delle coop di Latina.
Lorenzo Borrè, un passato nel Fronte della gioventù ai tempi del liceo Giulio Cesare, dal suo studio di Prati ha impugnato trentuno espulsioni comminate dai padroni del Movimento 5 Stelle. Il legale dunque, ha riabilitato i grillini cacciati da Grillo. Borrè è stato anche difensore di Erich Priebke. L'avvocato aveva spiegato questa scelta soprattutto per il fatto che «l'effettività delle garanzie costituzionali si prova proprio in questi casi», cioè assistendo legalmente un criminale nazista.
Liliane Murekatete, moglie di Soumahoro, si è affidata a Lorenzo Borrè, ex avvocato di Priebke. Qualcuno dovrebbe spiegarle che anche tra gli avvocati griffati c’era qualcosa di meglio, a livello di comunicazione.
— Selvaggia Lucarelli (@stanzaselvaggia) December 2, 2022
Nel 2016 Borrè fece reintegrare venti espulsi napoletani, e costrinse Grillo a modificare statuto e regolamento.
«Io - si era difesa Liliane Murekatete - a questo processo mediatico non mi presto né intendo prestarmi: se l'autorità giudiziaria me lo chiederà, non avrò problemi a dimostrare la liceità dell'acquisto, ma respingo culturalmente il processo da celebrarsi nella piazza mediatica, per una miglior diffusione via social e colpo di grazia nelle testate scandalistiche».