In Parlamento si preparano i cecchini

Martedì 13 Gennaio 2015 di Mario Ajello
In Parlamento si preparano i cecchini
«Sono dottore da più di quanto tu non sia paziente». Speriamo che non pronuncino ironie così - come questa di Groucho Marx al fratello Harpo in "Un giorno alle corse" - i medici di Montecitorio quando vedranno arrivare i primi impallinati durante le votazioni per la corsa al Colle. Perché il dolore dei caduti sul campo, i quirinabili trafitti dai franchi tiratori e bisognosi di cure immediate, massaggi cardiaci e carezze spirituali, sarà lancinante e terribile.



Un tipo tosto come Amintore Fanfani, per esempio, impiegò lunghi mesi per riprendersi dallo choc dell'impallinamento e c'ė chi dice che in realtà non superò mai il trauma da mancata elezione al Colle. Di fatto, conoscendo la profondità di questo tipo di dolore - la cui unica medicina preventiva è quella di non credere alla propria quirinabilità, ma nessuno dei candidati o auto candidati ha l'umiltà di seguire questa profilassi - è stato rafforzato il presidio medico a Montecitorio in vista della grande battaglia.



Che sarà anche o soprattutto quella tra medici e cecchini.
I primi hanno già tre le mani dosi massicce di antidepressivi e di calmanti per gli infermi che dovranno soccorrere e rianimare. I secondi, che furono 101 nella scorsa votazione per il Colle e adesso sarebbero lievitati almeno a 200 stando ai calcoli della vigilia, si sentono tutti quanti - e già si guardano allo specchio assumendo pose guerriere da star - come l'"American Sniper": il mitico tiratore scelto nella guerra dell'Iraq a cui Clint Eastwood ha appena dedicato il suo ultimo capolavoro. Il grilletto spara, la supposta forse ripara. E ci sarà da divertirsi.
Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 11:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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