Polmoniti, due bambini infettati da Mycoplasma in Italia: cos'è e quando usare gli antibiotici. La situazione in Cina (e nel mondo)

Venerdì 1 Dicembre 2023
Polmoniti, due bambini contagiati da Mycoplasma in Italia. Cosa sta succedendo in Cina e nel mondo

Il boom di polmoniti nei bambini registrate in Cina, Francia e altri paesi del mondo non desta preoccupazione in Italia. Secondo il Tavolo tecnico malattie infettive e vaccinazioni della Società Italiana di Pediatria è «fondamentale condividere informazioni cruciali sull'epidemiologia attuale delle infezioni respiratorie in Italia e sull'uso responsabile degli antibiotici».

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In questo momento nella popolazione 0-18 anni «si sta osservando un'elevata prevalenza di infezioni respiratorie da virus influenzali e una concomitante circolazione di virus respiratorio sinciziale e Sars-CoV-2 - evidenzia la società scientifica in una nota - in un numero contenuto di casi, queste infezioni virali possono andare incontro a sovrainfezioni batteriche, soprattutto da Streptococcus pneumoniae, batterio per cui l'amoxicillina è l'antibiotico di prima scelta e che in circa il 25% dei casi in Italia è resistente ai macrolidi. Non si è osservato alcun aumento delle infezioni respiratorie da Mycoplasma pneumoniae, che interessa prevalentemente i bambini di più di 5 anni di età e verso cui i macrolidi sono gli antibiotici di scelta».

 

L'uso degli antibiotici

«È importante sottolineare che gli antibiotici non vanno utilizzati per contrastare le infezioni virali mentre, quando usati in modo appropriato, sono uno strumento prezioso nella lotta contro le infezioni batteriche - sottolineano i pediatri - tuttavia, il panico generato dagli eventi segnalati in Cina, la cui eziologia sulla base di quanto dichiarato dalle autorità cinesi sembra essere legata a virus e batteri noti, e l'uso indiscriminato di antibiotici, in particolare dei macrolidi, può causare gravi conseguenze sulla salute pubblica».

La situazione sanitaria in Cina «richiede verifiche a livello internazionale sia mediante la sorveglianza dei patogeni virali e batterici circolanti sia analizzando le coperture vaccinali (in Cina, ad esempio, non risulta essere stata implementata la vaccinazione pneumococcica con preparati coniugati) senza arrivare a conclusioni affrettate.

Pertanto - conclude la Sip - incoraggiamo fortemente i pediatri a basare le proprie decisioni sull'uso degli antibiotici seguendo le linee guida e i genitori ad essere consapevoli dell'importanza dell'uso appropriato degli antibiotici per preservarne l'efficacia nel tempo».

Italia, due polmoniti da Mycoplasma nei bambini

Al momento sono stati segnalati in Italia due casi di polmoniti da Mycoplasmapneumoniae - in bambini ricoverati con sintomi respiratori - dal laboratorio di riferimento di Perugia, uno relativo alla settimana 47/2023 (coinfezione con Rhinovirus) e uno alla settimana in corso, in linea con quanto atteso in questo periodo.

Lo evidenziano i bollettini della sorveglianza RespiVirNet dell'Istituto superiore di sanità. Vari focolai sono stati già registrati in Cina, dove il batterio è stato segnalato inizialmente, e in Francia.

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Le cause delle polmoniti in Cina

«Stiamo monitorando la situazione in Cina e, ancora una volta, abbiamo riscontrato un aumento complessivo delle infezioni respiratorie acute dovuto a una serie di diversi agenti patogeni, inclusa l'influenza, che è in aumento. La polmonite da Mycoplasma è aumentata negli ultimi due mesi e ora sembra essere leggermente in declino».

Lo ha dichiarato Maria Van Kerkhove, responsabile tecnica per la pandemia di Covid dell'Oms. «Stiamo collaborando con le nostre reti cliniche e con i medici che lavorano in Cina per comprendere meglio la resistenza agli antibiotici, che è un problema in tutto il mondo».

Boom di contagi in Francia

La Direzione generale della Sanità francese (Dgs) ha confermato oggi l'esistenza in Francia di «casi di polmonite da batterio Mycoplasma pneumoniae negli adulti e nei bambini in Francia che rendono necessario il ricovero» in ospedale. In una circolare ai medici, la Dgs ha parlato di «recrudescenza insolita» di casi di questa infezione respiratoria (inizialmente registrati in Cina), alcuni dei quali rendono necessario il ricovero «di adulti e bambini».

Il Mycoplasma pneumoniae è un cosiddetto «batterio atipico ed è già sotto sorveglianza dopo l'allarme dell'associazione Sos Médecins su un aumento delle infezioni polmonari nei bambini a fine novembre, in particolare nella fascia di età da 6 a 15 anni. Secondo la Dgs, il Mycoplasma pneumoniae è responsabile di polmoniti, molto frequenti fra bambini sopra i 4 anni e giovani adulti, che sono in grandissima maggioranza benigne e guariscono spontaneamente. Viene precisato che «il contagio avviene per via aerea o attraverso goccioline di saliva e l'incubazione è fra 1 e 3 settimane».

Crescono i casi in Olanda

In Olanda è in corso una crescita inconsueta di polmoniti nei bambini che è maggiore anche rispetto agli anni precedenti alla pandemia. Lo conferma l'ultimo rapporto sulle polmoniti del Netherlands Institute for Health Services Research (Nivel) da cui emerge che la fascia più colpita è quella tra i 5 e i 14 anni. Nella settimana compresa tra il 20 e il 26 novembre, il tasso di polmoniti nella fascia di età compresa tra i 5 e i 14 anni è risultato pari a 130 casi ogni 100 mila bambini; un tasso quasi triplo rispetto al picco dello scorso anno quando sono stati registrati 58 per 100 mila bambini.

Tassi sopra la media anche nella fascia 15-24 anni in cui sono stati registrati 38 casi per 100 mila, mentre nei bambini più piccoli (0-4 anni), anche se i casi sono in aumento, restano inferiori rispetto al periodo pre-Covid. Nell'ultimo mese nel Paese è stato registrato anche un aumento dei casi di pertosse che ha raggiunto livelli superiori agli ultimi tre anni.

Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 16:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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