E' davanti a una grande fotografia scattata la scorsa settimana a Lampedusa da una fotoreporter della Reuters che Papa Francesco si commuove.
Papa Francesco punta il dito contro l'Occidente ricco: «Il colonialismo economico soffoca l'Africa»
E' una visita lampo in Francia che non durerà che un giorno e mezzo, ma si presenta densa di attese. «Spero di poter dire tutto quello che voglio dire sull'immigrazione» confida ad una giornalista spagnola, mentre sul volo Ita passa a salutare tutti, uno ad uno. «Questa città è la porta, la finestra sul Mediterraneo». Un altro cronista gli fa notare che dieci anni fa, proprio di questo periodo, inaugurava i suoi viaggi con la storica trasferta a Lampedusa in cui puntò il dito su una Europa che rischiava di restare prigioniera dei propri egoismi, lasciando soli i paesi di primo approdo come l'Italia, sottoposti a flussi continui e pressioni enormi.
"C'è la crudeltà degli sbarchi. La situazione di Lampedusa è una terribile mancanza di umanità". Il primo appuntamento che ha in agenda oggi è la preghiera nel santuario di Nostre Dame de la garde, il tempo di una sosta spirituale e poi andrà alla grande stele che ricorda i marinai scomparsi, un monumento di bronzo eretto due secoli fa, davanti al quale commemorerà in silenzio tutte le persone che sono state inghiottite dal mare. Di seguito il primo incontro con tutti i leader religiosi di Marsiglia e due migranti, in rappresentanza di coloro alla ricerca di una seconda vita possibilmente migliore. Marsiglia, la meta di questo viaggio, è una città multiculturale che soffre per i problemi dell'integrazione. Dagli inizi dell'anno si contano decine di omicidi dovuti ad una situazione davvero esplosiva nella cintura periferica circoscritta nel Quartiere Nord, abitato quasi totalmente da nuovi immigrati.
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